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Così l'influencer Andrea Scanzi avrebbe "saltato la fila", aggiudicandosi la sua bella dose di vaccino AstraZenaca alla Asl di Arezzo. Lo ha fatto prima di altre persone che ne avevano diritto, dichiarandosi caregiver dei familiari anziani e vulnerabili. Una "paraculata", come si dice sulle sponde del Tevere, che però ha scatenato un linciaggio mediatico ai limiti del ridicolo. La trasmissione Non è l'Arena dell'aspirante pm Massimo Giletti gli ha addirittura consacrato un'inchiesta giornalistica poche ore dopo che La7 aveva annunciato la sospensione della sua collaborazione. Incalzato da Giletti, il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi chiede che Scanzi venga cacciato anche dalla tv pubblica per indegnità. Sulla vicenda si stia muovendo anche la procura di Arezzo che ha aperto un fascicolo. Chissà per scoprire quali misteriosi risvolti. Sembra davvero un Paese di esaltati, una comunità che ha smarrito il senso della misura e che annega ogni opinione nel giustizialismo mitomane, un Paese in cui l'umore dei social detta l'agenda quotidiana dell'indignazione. E che adora sbattere nella polvere coloro che fino al giorno precedente esaltava come eroi. Scanzi, per impiegare il suo stesso petulante lessico, ha fatto il "furbetto", proprio come fanno milioni di italiani che ogni giorno "saltano la fila", perché se "uno vale uno" non si vede per quale motivo i vip di ogni risma dovrebbero comportarsi diversamente dal cittadino x. E per la prima volta si è ritrovato dall'altra parte della barricata subendo le valanghe di fango populista che normalmente, lui e il suo giornale da oltre un decennio riservano ai nemici politici. Persino il suo maestro e direttore Marco Travaglio lo ha difeso con la freddezza di una serpe, spiegando che "Andrea è un ipocondriaco terrorizzato dal Covid", ma sottolineando poi che lui un gesto così inopportuno non lo avrebbe "mai fatto". Auguriamo al buon Scanzi di tornare presto sugli schermi de La7 e di continuare le sue ospitate in Rai. Con un suggerimento: si preoccupi meno degli avversari e faccia più attenzione alle coltellate degli amici.