Professor Sapelli, quella di quest’anno sarà una manovra «prudente» ma gli iellati di governo chiedono ognuno qualcosa: riuscirà Meloni a trovare la quadra?

Come sempre bisognerà muoversi tra gli avanzi di cassa, e maestro in questo fu Carlo Azeglio Ciampi, che ha governato in un periodo tumultuoso quando però avevamo problemi di debito pubblico inferiori a oggi perché nessuno aveva ancora pensato a quella mostruosità politica, economica e infine morale che ha a nome Superbonus. In ogni caso, l’unico modo per racimolare qualche miliardo è lavorare bene con gli avanzi di cassa.

A proposito di superbonus, pare che venga prorogato per i condomini, anche se la maggioranza lamenta un buco di decine di miliardi. Dove è stato l’inghippo?

Il superbonus è stata una misura sbagliata sin dall’inizio. Un provvedimento di tipo argentino, fatta per dare sostegno alle imprese in modo artificiale attraverso una politica sovietica di finanziamento dall’alto che non a casa ha avuto nell’incompetenza del primo ministro Mario Draghi la sua aureola definitiva. Che una misura del genere sia stata pensata e concretizzata da Giuseppe Conte non mi stupisce, ma che Draghi l’abbia continuata non fa che confermare l’incompetenza tecnica dell’ultimo presidente del Consiglio.

Meloni e Giorgetti sono d’accordo nel mettere a terra una manovra ragionata: come si può fare?

Non posso dare una risposta tecnica perché non conosco i numeri e le dimensioni della manovra che il governo vuole mettere a terra, ma devo dire che Giorgetti non ha nessuna competenza tecnica, come Meloni del resto, e non riesco a vedere nella struttura del ministero dell’Economia competenze tecniche tali da risolvere questo problema.

Una manovra dovrà pur essere fatta…

Certo, mettendo mano nelle tasche degli italiani. Replicando in sostanza la grande operazione che fece Giuliano Amato, il quale continua senza vergogna a parlare, e che sottrasse dalle tasche degli italiani decine di miliardi di euro. Ma all’epoca si operò nottetempo. Sarà inevitabile fare una mossa simile ma la differenza è che oggi si dicono subito le cose mentre allora si parlava il giorno dopo.

Veniamo all’inflazione, con la Bce che continua la politica di aumento dei tassi mentre Bankitalia spiega che è ora di fermarla. Come stanno le cose?

Ha ragione Bankitalia. Quella che stiamo vivendo non è un’inflazione da aumento dei salari, quindi non è monetaria, ma da carenza di offerta che fa aumentare i prezzi vista la mancanza di materie prime. Alzare i tassi non porta a nessun risultato se non distruggere l’economia industriale dei paesi. La Bce è dominata dall’ideologia teutonica dell’ordoliberismo e quindi si scontra con qualsiasi politica diretta a difendere il patrimonio manifatturiero non solo dell’Italia ma anche dell’Europa.

Il Cnel sta lavorando a una proposta sul salario minimo, fortemente voluto da Pd e M5S ma osteggiato dalla maggioranza: che ne pensa?

I Cinque Stelle sono fuori da qualsiasi orizzonte di comprensione dell’universo e dei rapporti tra capitale e lavoro. La contrattazione collettiva articolata a livello nazionale è l’unico modo per difendere il monte salari di fronte al proliferare dell’aumento dei profitti capitalistici. L’introduzione del salario minimo realizza il sogno dei conservatori che vogliono ridurre i lavoratori a una platea di schiavi finanziati dallo Stato fino a quando esso ha le risorse per non farli morire di fame. È una cosa barbarica che mi fa ricordare l’Argentina fascista di Peròn.

Eppure ci sono tre milioni di lavoratori che vengono pagati con salari da fame: come si risolve il problema?

Allargando la contrattazione a tutti i lavoratori. Ai quali dico di lottare di più, se pensano che il sistema li stia schiacciando. E di non aspettare benefici dallo Stato, altrimenti rimarrebbero schiavi per tutta la vita.

Dunque è d’accordo con la cancellazione del reddito di cittadinanza fatta dal governo…

Su questo punto, così come sul salario minimo, sono d’accordo con le posizioni espresse in questi mesi dalla Cisl. Mi identifico totalmente con le loro proposte. Bisogna lavorare per far sì che ci siano abbastanza posti di lavoro per soddisfare la richiesta di tutti coloro che vogliono lavorare, perché il lavoro è ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Il sussidio, al contrario, rende schiavi.

Riuscirà Fitto a portare a termine il Pnrr entro il 2026?

Questo non posso dirlo perché non ho la sfera di cristallo. Posso dire che il ministro Fitto ha fatto un ottimo lavoro e spero che i suoi progetti abbiano successo.

Pensa il ministro Nordio riuscirà a portare a termine la riforma della giustizia, con ripercussioni economiche per il paese?

Nordio è un gigante che si muove a fatica tra i nani.