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La sua giornata dovrebbe essere almeno di 48 ore. Leader di partito, politica impegnata in prima fila, unica donna candidata premier. Intervistare Giorgia Meloni, 41 anni, presidente di Fratelli d’Italia, tra uno studio televisivo e l’altro, tra un incontro e l’altro e quel poco ma sacro tempo dedicato alla figlia, la piccola Ginevra, la mattina con un “Patatina, tatti- tatti…”, come ha scritto Il Corriere della sera, è una vera avventura. Meloni spiega a Il Dubbio perché Fratelli d’Italia si pone come il garante politico della vittoria di un centrodestra unito, senza subordinate «né con Renzi, né con Di Maio». Perché, scandisce, «o vinciamo noi o sarà il caos».
Onorevole Meloni, perché la manifestazione “anti- inciucio” del 18 febbraio? Di Silvio Berlusconi non vi fidate?
La manifestazione significa che noi vogliamo dare un segnale chiaro ai nostri elettori e al popolo italiano su quello che faranno i nostri eletti in Parlamento. Quindi, non è un’iniziativa contro qualcuno, ma a favore degli italiani. Dopo 5 anni di governi di inciucio o comunque di larghe intese e in ogni caso non frutto di una scelta elettorale noi vogliamo che gli italiani sappiano, quando vanno alle urne, che cosa si farà con il loro voto. Con la manifestazione i candidati di Fratelli d’Italia diranno agli italiani che cosa sono disposti a fare con il loro voto. Sarebbe più serio e più bello che la manifestazione fosse di tutta la coalizione. Tra l’altro se ne era parlato e mi sembrava che ci fosse l’ok di tutti, e quindi fino all’ultimo spero che vengano anche gli altri. Ma non è una questione tra me, Berlusconi e Salvini. È una questione tra me e il popolo italiano. Gli altri faranno le loro scelte, come io faccio le mie.
Temete un governo Pd- Forza Italia?
Io penso che non ci saranno i numeri per un governo di inciucio. Se noi facciamo bene il nostro lavoro, il centrodestra vincerà le elezioni. E il centrodestra è l’unica forza in campo che può avere i numeri per governare da sola. Quindi l’appello agli italiani è: o fate vincere il centrodestra o sarà il caos. E nel caos io ci metto il ritorno alle urne piuttosto che il ritorno a governi di inciucio. Dopodiché se il centrodestra invece non avesse quei numeri e quella maggioranza, cosa che invece io credo avrà, quello su cui posso garantire è quello che farà Fratelli d’Italia. Un partito che non si è mai seduto a trattare con Matteo Renzi in questa legislatura e sicuramente non si siederà a trattare né con Renzi, né con Luigi Di Maio, che sono due facce della stessa medaglia, neppure nella prossima. Quindi, gli italiani che vogliono far vincere il centrodestra votino Fratelli d’Italia e in particolare votino la nostra forza quelli che se il centrodestra non riuscisse a vincere sicuramente non vogliono un governo di larghe intese.
Aleggia sempre il sospetto che Matteo Salvini, nonostante le smentite, possa accordarsi con i Cinque Stelle?
Io non ho motivo di non credere a quello che Salvini dice. Però posso garantire su quello che faccio io, non su quello che faranno gli altri. Mi fido dei miei alleati, ma mi fido ancora di più di me stessa. E quindi posso garantire che non ci saranno i voti di Fratelli d’Italia per l’inciucio con i Cinque Stelle. Perché i Cinque Stelle sono identici al Pd. Sono tre giorni che Renzi e Di Maio fanno esattamente la stessa dichiarazione. Prima sul fatto che l’Europa non deve dare i soldi a chi non si prende i migranti, poi sul trattato di Dublino. Sembra quasi che si telefonino. Sono identici. Sono due facce della stessa sinistra.
Ma non teme che in caso di ingovernabilità il Paese venga lasciato in mano ai Cinque Stelle?
Ma che discorso è questo… Se c’è una situazione di ingovernabilità è perché i grillini non sono stati votati abbastanza e nessuno è stato votato abbastanza. Io penso che si prenderanno la responsabilità quelli che hanno votato una legge elettorale che rende più difficile avere una maggioranza, legge che Fratelli d’Italia non ha votato. L’unico modo, ribadisco, per impedire il caos è votare centrodestra. Tutta la coalizione è in partita per impedire il caos e noi per primi.
Lei dopo la formazione delle liste parlò di «pulizia etnica degli ex An in Forza Italia». È un messaggio all’elettorato di destra per impedire che Salvini lanci un’opa?
Io non penso che la Lega diventi un partito di destra perché nelle sue file si iscrivono alcuni ex colonnelli di An. Gli eredi della destra italiana siamo noi. Su questo non c’è timore di smentita. Noi abbiamo lavorato per mettere in sicurezza la destra e ci siamo riusciti. Ora rilanciamo e vogliamo trasformare il nostro partito nel movimento dei patrioti, quindi in una forza che guarda a tutte le persone orgogliose di essere italiane e che vogliono ricostruire questa nazione.
La bandiera italiana sulle spalle di quel folle a Macerata che effetto le ha fatto?
Ma non è la mia Italia quella che si mette a sparare su degli innocenti! ( si accalora ndr). Parliamo di uno squilibrato mentale. Stiamo parlando di un pazzo e di un criminale. Su!
Lei su Macerata ha stigmatizzato il fatto che ci sia stata tanta attenzione e giustamente sul gesto di Traini ma nessuna autorità si è sentita in dovere di andare dalla madre di Pamela. Cosa fare perché tutto ciò non accada mai più?
Bisogna combattere il razzismo verso gli italiani che queste istituzioni in questi anni hanno dimostrato. Estremamente attente verso gli immigrati ma senza pietà verso gli italiani. Se al posto di Pamela ci fosse stata una persona immigrata si sarebbero mosse tutte le istituzioni. E invece nessuno ha telefonato alla madre e questa è una cosa che a me non va giù!
Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha invitato al rispetto del senso di comunità. Lei invece stigmatizza un doppio binario.
Non è che lo vedo io, lo vedono tutti gli italiani. Il presidente della Repubblica che si mobilita dopo i fatti di Macerata e aveva prima fatto finta di non vedere che una ragazza era morta, era stata fatta a pezzi e chiusa in due valigie da uno che non avrebbe dovuto essere in Italia, se l’Italia avesse fatto il suo lavoro, penso che la cosa sia sotto gli occhi di tutti. Mi vergogno di istituzioni così.
No al razzismo però anche contro gli immigrati.
E certamente. Ma quando si è trattato di immigrati vittime lo Stato ha reagito in modo imponente ed è giusto così. È quando si tratta di italiani che lo Stato non reagisce, facendo finta che non esistono quelle vittime, quelle madri, quelle sofferenze.
Pamela sarà sepolta al Verano grazie a lei e al suo appello al sindaco Raggi?
Ho fatto un appello al sindaco di Roma, appello che la madre di Pamela aveva fatto a sua volta a me e da consigliere di opposizione a Roma mi sono rivolta a Virginia Raggi.
Lei è l’unica candidata donna a premier. Che messaggio intende mandare alle donne al di là dell’appartenenza politica?
Una donna alla presidenza del Consiglio sarebbe l’apripista per le donne in tutti gli altri ambiti. Se vogliamo essere messe nelle condizioni di competere a armi pari, perché io sono contraria alle quote, voglio che le donne possano affermarsi con il merito. Una donna alla presidenza del Consiglio sarebbe l’abbattimento di un’infinità di barriere.