La guerra s'è impantanata. ' stabilized', dicono gli ucraini - i russi non avanzano, gli ucraini non riconquistano. i russi bombardano senza tregua ogni città, gli ucraini provano a far fuori le loro postazioni. è diventata una guerra di mezzi. di armi. certo, se noi disarmassimo gli ucraini - perché questa è l'opposizione pacifista all'invio di armi: togliere il fucile dalla loro spalla - i russi avrebbero mano libera. non mi pare un'opzione contemplata dagli ucraini - e il recente ' rimpasto' ai vertici dell'intelligence ucraina lascia intendere che non c'è alcuno spazio di resa per la trattativa. è vero che la storia italiana è inzeppata di ' pugnalate alle spalle' di questo o quel vicino o alleato - magari c'è un limite di decenza, ecco.

Rimane sullo sfondo la tragedia dei bambini, in questa guerra. neanche l'unicef riesce a avere numeri precisi sui bambini sfollati e profughi, ma sono cifre spaventose, anche al ribasso. ancora più spaventoso è il numero di bambini ucraini ' avviati' verso la russia: si parla di qualcosa tra cento e duecentomila. ma zelensky è un fanfarone e un comico e un propagandista velenoso, perciò la cifra dev'essere di sicuro gonfiata, per colpirci. anche se a me non sembra qui se ne sia particolarmente colpiti, per la verità. Fossero pure solo cento o mille - a me sembra un numero tremendo. l'unica ' storia' di eguale violenza che ricordo è quella delle adozioni dei bambini di desaparecidos da parte dei militari torturatori argentini - a volte nelle stesse celle di torture dove stavano donne, compagne in gravidanza.

E mi sembra tremenda questa ' operazione speciale' di russificazione - come se bisognasse decontaminarli, questi bambini dalla loro ' ucraitudine'. denazificarli in tenera età - se si potesse, in fasce. d'altronde, in fondo sono una stessa faccia una stessa razza, no?