Non c'è più soluzione è teorema dell'analisi. L'analisi, ana lysis, instaura l'incominciamento e il debutto. Niente viaggio senza l'analisi. L'analisi: teorematica e assiomatica, asterischi e costellazioni. È curioso che sia proprio un virus, un veleno, a provocare la pandemia, pan démos, tutto il popolo riunito. È curioso che ciò avvenga in un'epoca caratterizzata dal populismo e dal giustizialismo che costituiscono l'apoteosi del principio di unità e del principio di uguaglianza, i baluardi del sistema. È curioso che una molecola – non esiste una definizione di virus, oltre all’etimo; ho trovato “gruppo di organismi”, “particella di acido nucleico rivestita da una capsula proteica”, “parassita”, formule vaghe - basti per far saltare il sistema e i suoi baluardi. Impossibile poi stabilire il luogo di provenienza di questa particella, dalla Cina, dalla Germania, da miti apparentemente opposti. Una particella senza origine e senza genealogia - perché neppure tiene la parentela con la sars - si propaga nel pianeta. Potrebbe essere l'incipit di un'opera di Isaac Asimov e invece è la realtà, la contingenza. Dall'impossibile realizzazione del dominium, sotto il principio di unità, e dell'imperium, sotto il principio di uguaglianza, ecco il virus, un’entità microscpica, portare una breccia insanabile, irrimediabile, ineluttabile. D’improvviso ogni rappresentazione dell'Altro risulta inadeguata: i carcerati da criminali diventano persone da proteggere, gli anziani da inutili pesi per le generazioni più giovani, diventano i custodi della nostra memoria, la severità da esempio di rigore e di disciplina diventa immobilismo e burocrazia, il sogno da chimera di folli sconclusionati diventa linfa per affrontare giorni dove il sociale non c'è più (teorema) se non come social, un dispositivo che lascia intatta la solitudine, la condizione della salute. C'è un tale, che di nome fa Armando Verdiglione, che si cimenta con l'analisi dell'epoca e con la lettura dal 1950. Ha pubblicato una cinquantina di libri e svolge un'analisi di termini come debito, bilancio, influenza e flussi che oggi troviamo nel balbettio dell'Unione Europea quando parla di annullamento del patto di stabilità, di lavoro e produzione come basi del bilancio e di approvvigionamento delle risorse whatever it takes.  Armando Verdiglione è stato bollato come "astruso", prima di altre bolle meno delicate; del debito dice che viene da habeo, de habeo, il non dell'avere, quindi nessuna contrapposizione avere / non avere, causa fantasmatica di tante guerre di principio e di religione, ma il non, nec oenum, non uno. Debito, de habeo, nec oenum. Niente a che vedere con die Schuld, che in tedesco vale per debito e per colpa. Non c'è più colpa, teorema dell'Europa, che si avvia a un secondo rinascimento le cui basi debuttano adesso, in questo contesto, dove la forza di medici, infermieri, imprenditori e inventori costruisce il nostro avvenire.