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Riceviamo e pubblichiamo questa lettera con cui il presidente dellUnione Camere penali Beniamino Migliucci esprime il dolore per la perdita di Paola Rebecchi, avvocata penalista di Roma scomparsa sabato sera in un incidente stradale sulla A14, nei pressi di Faenza. Paola Rebecchi aveva 45 anni e, oltre ad essere una professionista molto apprezzata, ricopriva da tempo incarichi nelle organizzazioni associative dellavvocatura. Il mondo forense è profondamente scosso dal tragico avvenimento. Oltre che per le qualità qualità professionali, Rebecchi era apprezzata per la propria umanità, che laveva spinta tra le altre cose a impegnarsi in modo appassionato sul tema del gratuito patrocinio. La tragedia di sabato è avvertita come terribile, dal mondo dellavvocatura, anche perché si è verificata al termine di un evento a cui la professionista romana aveva preso parte insieme con molti colleghi: lOpen day organizzato a Rimini proprio dallUnione Camere penali. Rebecchi aveva lasciato da poco il Palacongressi insieme con due colleghe a bordo di una Nissan Micra. Viaggiavano in direzione Bologna, dove lavvocata scomparsa avrebbe dovuto prendere un treno per tornare nella Capitale. Lei occupava il sedile posteriore. Allaltezza di Faenza è sopraggiunta una Mercedes E55, unauto molto pesante e potentissima, 5500 di cilindrata con motore Amg, che ha urtato a incredibile velocità la piccola Micra sullangolo posteriore destro. A quel punto lutilitaria con le tre avvocate a bordo è andata in testa coda: diverse piroette, un pezzo dellauto completamente distrutto, proprio la parte in cui era seduta Paola Rebecchi. A bordo della Mercedes, di targa polacca, cera un uomo di 70 anni, che ora deve rispondere di omicidio colposo. Le cause dellimpatto non sono ancora state chiarite. Inutili i soccorsi giunti piuttosto tempestivamente, con un elicottero con medico a bordo, tre ambulanze e unautomedica. Di Paola Rebecchi si è potuto solo constatare il decesso. Sul suo corpo, che è stato portato a Faenza, è stata disposta lautopsia.Le altre due professioniste che occupavano la Micra e il guidatore della Mercedes sono stati trasferiti agli ospedali di Faenza e di Imola, in codice giallo le prime due, in codice verde il terzo. Proprio il racconto delle due donne che avevano dato un passaggio alla collega e che sono rimaste ferite sarà importante per ricostruire la dinamica dellincidente. Ma ancora ieri erano entrambe molto scosse. Come il resto dellavvocatura italiana.Cara Paola,desidero scriverTi una lettera che spero Ti arrivi, in qualche modo, perché ne sento, ne sentiamo, il bisogno, per provare a lenire un dolore straziante. Eri contenta, sabato, per i due giorni trascorsi insieme, per i lavori del Tuo Osservatorio sulla difesa dufficio, per essere stata a contatto con tanti colleghi e per i tanti giovani presenti.Lultimo ricordo che ho di Te è a Rimini, mentre mi vieni incontro sorridente e mi informi di avere inviato una nuova versione delle osservazioni predisposte dal Tuo Osservatorio sulle linee guida varate dal C. N. F. sulla difesa dufficio. Sì, perché non eri soddisfatta di quelle trasmesse qualche giorno prima e, con la Tua solita competenza e puntualità, volevi rivederle, perfezionista e appassionata come sei. Naturalmente vanno bene, come andavano bene, peraltro, le prime, perché la riforma della difesa dufficio Ti ha visto protagonista assoluta. Le invieremo al C. N. F. entro domani, come Tu avresti voluto venisse fatto.Conservo i Tuoi messaggi e li sto rileggendo con dolore e con qualche rattristato sorriso, rammentando tutte le volte che con discrezione, in punta di piedi, quasi Tu non volessi disturbarmi nonostante il nostro rapporto affettuoso, mi chiamavi per regalarmi idee e riflessioni, sempre con grande entusiasmo.Ho registrato nella mente la Tua voce e il Tuo modo affettuoso di abbreviare il mio nome, Ben. Abbiamo negli occhi il Tuo viso radioso. Ti abbiamo descritto come una amica intelligente, leale, generosa, disponibile, competente, preparata, attenta: avremmo potuto trovare altri aggettivi, ma forse non sarebbero bastati a riassumere quello che pensiamo di Te e tutto il bene che Ti vogliamo. Forse la sintesi migliore è rappresentata dallimmagine di un cuore, il Tuo, così pronto a occuparsi degli altri e ad offrire, con competenza, la Tua disponibilità costante e il Tuo prezioso impegno per la Camera Penale di Roma, per lUnione, per lavvocatura intera e per gli ultimi e i più deboli. Oggi si è parlato di Te, ricordandoTi in tutti i tribunali italiani, e una comunità si è stretta nella commozione attorno a Te e ai Tuoi cari, trovando riconoscimento anche da parte della magistratura, che ha colto quanto Tu fossi importante per noi, manifestando cordoglio non di circostanza. Sei un ottimo avvocato e una grande professionista, questo lo sappiamo. Per me, per noi, sei e rimani soprattutto una splendida ragazza, buona, educata, intelligente e solare. Le lacrime, la tristezza infinita, la disperazione dei Tuoi amici e colleghi di Roma e di tutta Italia dimostrano quanto Tu avessi conquistato lamicizia e il cuore di tutti, dove rimarrai per sempre. Ciao. Un bacio.Beniamino