L’avvocata Federica Santinon, consigliera del Cnf e coordinatrice della commissione “Progetti educazione alla legalità” di via del Governo Vecchio, traccia un bilancio della quarta edizione del torneo “Dire e contraddire”, conclusosi due giorni fa con la finale vinta dal liceo classico “Annibal Caro” di Fermo. La manifestazione è organizzata dal Consiglio nazionale forense insieme agli Ordini territoriali degli avvocati è ha un obiettivo molto preciso: incoraggiare gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado a un corretto confronto dialettico e a una misurata argomentazione delle proprie idee.

Consigliera Santinon, è soddisfatta dell’edizione 2024 di “Dire e contraddire”?

È stato un grande successo sia in riferimento al numero degli Ordini degli avvocati coinvolti sia in merito al numero degli studenti partecipanti. Inoltre, è sempre più attiva la rete dei referenti della legalità dei singoli Coa. A ciò si aggiunga la preparazione degli studenti delle tre scuole finaliste. Il livello di preparazione molto alto è stato raggiunto anche nelle semifinali. Abbiamo potuto constatare l’elevata capacità argomentativa e dialettica degli studenti. Il Cnf è andato direttamente nei territori, durante le varie fasi del torneo, dimostrando grande attenzione verso le scuole italiane. Uno sforzo che vede impegnata la commissione “Progetti educazione alla legalità” del Consiglio nazionale forense e che proseguirà anche con altre iniziative. Voglio infine ricordare le parole di apprezzamento espresse dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e dalla Prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, che ci hanno onorato della loro presenza, con il presidente del Cnf, Francesco Greco, in occasione della finale di mercoledì. La collaborazione con il ministero dell’Istruzione deriva da un importante protocollo per la legalità sottoscritto dal Consiglio nazionale forense. L’avvocatura entra nelle scuole per realizzare una serie di progetti.

Quali iniziative avvierete al fianco degli studenti?

Le nostre iniziative mettono al centro l’educazione civica, fondamentale per diventare buoni cittadini. Una novità riguarda tutto quanto concerne la realtà del digitale. Cercheremo di sensibilizzare le giovani generazioni in merito ad un uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie. Non manca l’attenzione verso il cyberbullismo. Su questo tema svolgono già un ruolo importante le forze dell’ordine, carabinieri e polizia. Noi vogliamo insegnare invece agli studenti, dai più piccoli ai più grandi, ad essere consapevoli del fatto che lasciano un’impronta digitale con l’utilizzo dei loro dispositivi. È importante quindi custodire bene i dati personali riferiti alla propria identità.

Il torneo “Dire e contraddire” ha il merito di valorizzare la capacità argomentativa degli studenti. Tale capacità, secondo lei, è messa in pericolo dalle nuove tecnologie?

Io credo che questo non sia assolutamente un timore. Mi soffermerei, a tal riguardo, sull’intelligenza artificiale. Premetto che faccio parte anche della commissione ministeriale che si occupa proprio di IA e della sua applicazione nell’ambito giurisdizionale. La capacità argomentativa non potrà mai venire meno, perché l’Intelligenza artificiale è solo un ausilio. Il merito, a mio parere, del torneo “Dire e contraddire”, del Cnf e dei colleghi dei Coa è quello di attribuire continua importanza al confronto dialettico e all’argomentazione delle idee. Non tutto si trova in rete. L’elaborazione critica di un pensiero è un tratto distintivo del lavoro che si rinviene in “Dire e contraddire” e che è stato pure apprezzato dal ministro Valditara.

Da domani inizierete a lavorare già alla nuova edizione del torneo?

Certo. I confortanti risultati conseguiti ci fanno già pensare alla quinta edizione di “Dire e contraddire”. Sono convinta che raddoppieranno i Consigli degli Ordini degli avvocati che parteciperanno al torneo. Nell’edizione 2024, appena conclusasi, hanno preso parte 32 Ordini. Noto con grande piacere che aumenta sempre di più l’attenzione verso la nostra manifestazione. Fanno inoltre ben sperare anche i numeri degli istituti partecipanti. Sono stati 120 nell’ultima edizione con oltre circa 2100 studenti coinvolti. Dobbiamo proseguire su questa strada.