Il procuratore di Milano Francesco Greco ha lanciato in questi giorni l'allarme sul rischio paralisi degli uffici giudiziari meneghini a causa delle carenze organiche di magistrati e personale amministrativo. Francesco Cananzi, Presidente della Settima Commissione del Csm, competente sull'organizzazione degli uffici giudiziari riconosce le carenze ma invita tutti a non piangersi addosso e adottare le "buone pratiche".Presidente, "improvvisazione" è il termine usato dall'Anm per descrive il modo con cui il governo ha gestito la riforma dell'età pensionabile delle toghe. La proroga per trattenere in servizio fino al 31 dicembre 2017 circa 180 magistrati, poi, ha suscitato più di un mal di pancia. In molti pensano che si tratti di un provvedimento "ad personam" per alcuni alti magistrati. Vorrei dire, a scanso di equivoci, che il Csm fin da subito aveva manifestato le sue perplessità su un taglio così repentino dell'età massima per la pensione dei magistrati. Avevamo messo in guardia l'esecutivo sul fatto che passare di colpo da 75 anni a 70 avrebbe causato gravi scoperture di organico che sarebbe stato impossibile ripianare in breve tempo, sollecitando una gradualità nell'applicazione delle nuove misure. Ma il governo decise di andare avanti comunque. La proroga, a questo punto, penso non risolva in radice il problema delle scoperture ma aiuti comunque a contenere il danno che è stato fatto.Molti uffici giudiziari, a partire da quello di Milano, lamentano gravi carenze d'organico. Come sta affrontando il problema il Csm?La carenza di cancellieri è un dato che accomuna moltissimi uffici giudiziari italiani, in misura allarmante: il Csm ha richiesto interventi urgenti e ben venga il concorso bandito per l'assunzione di mille unità di personale. Ma i dirigenti degli uffici giudiziari non si piangono addosso. Come Consiglio abbiamo approvato a luglio la delibera sulle best practices, che evidenzia come si cresciuta la cultura dell'organizzazione in molti uffici giudiziari italiani, in alcune occasioni anche grazie alla collaborazione dell'avvocatura, enti territoriali e non. Questa azione congiunta dimostra come la giustizia stia sempre più divenendo un bene comune, del quale tutti i soggetti istituzionali devono farsi carico. Il Csm proporrà un manuale di "buone pratiche" che possano essere riprodotte in qualsiasi ufficio giudiziario e che contribuiscano a migliorare il servizio giustizia, ottimizzando le risorse a disposizione. A breve cercheremo di diffondere il più possibile, questo utile strumento. Sempre tenendo fermo il concetto che in tempi di tagli alla spesa pubblica è fondamentale sviluppare in tutti i magistrati "cultura dell'organizzazione" I processi di informatizzazione e di crescita della cultura dell'organizzazione, però, non possono mai prescindere da risorse adeguate, a cominciare dal personale qualificato: anzi, proprio le nuove prospettive informatiche e gestionali, per quanto riguarda gli edifici che ospitano Tribunali e Procure, richiedono nuove specializzazioni.E veniamo ad un aspetto molto dibattuto. Il transito nel settore giustizia di personale proveniente da altre amministrazioni pubbliche. In tanti dicono che è solo uno spot.In questi periodi di spending review ogni nuovo ingresso è ben accetto, la mobilità consente una copertura urgente delle vacanze e va per questo incentivata. Su un punto, però, non si può transigere. Ribadisco, serve, nel settore giustizia, personale specializzato. Proprio per la delicatezza dei compiti da svolgere. Non ci si improvvisa cancellieri dalla sera alla mattina. Ho paura che chi transita da altre amministrazioni possa essere a fine carriera, demotivato, cosicché urge una adeguata formazione professionale ed anche etica. Ecco, io su questo aspetto starei molto attento. Ripeto, la strada maestra è quella di procedere nel medio periodo con i concorsi pubblici per poter contare su forze nuove e professionalmente attrezzate, che possano raccogliere il testimone di tanti cancellieri che oggi, in modo qualificato, stanno consentendo alla macchina della giustizia di andare avanti e meriterebbero, anche per questo, adeguata valorizzazione.