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Per tutto il week end hanno tenuto banco le “minacce” rivolte verso il presidente del Senato Ignazio La Russa. Il quale ha ricevuto la solidarietà dei principali esponenti del centrodestra ma anche di avversari politici come Enrico Letta e Debora Serracchiani. Ma cosa è successo esattamente? Sulla saracinesca della sezione in disuso di Azione giovani di un popolare quartiere romano è apparsa la seguente scritta: “La Russa Garbatella ti schifa” Firmato “Antifa”. Apriti cielo! Le edizioni online dei giornali italiani, con il loro classico senso della misura, hanno evocato immediatamente i cupi scenari degli anni di piombo, addirittura le Brigate Rosse, mettendoci in guardia sul «clima d’odio» che si respira nel Paese. Lo dimostrerebbe la stella a cinque punte disegnata sotto la scritta apparsa a Garbatella. A parte il fatto che quella stella (non cerchiata) non è affatto il simbolo delle Br - occhieggia infatti da decenni sugli striscioni dei centri sociali - come è possibile che il nostro dibattito politico ruoti attorno all’audace gesto di un 15enne armato di una bomboletta spray? Il senso della misura e quello del ridicolo sembrano smarriti. Parlare di terrorismo per una serranda imbrattata è surreale, un insulto all’intelligenza delle persone, almeno quanto lo è l’allarme fascismo agitato da tanti esponenti di sinistra dopo la vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni legislative del 25 settembre. Forse sarà un esecutivo molto di destra, forse sarà più moderato di quanto si creda, forse cadrà presto per i noti dissidi interni, oppure durerà per tutta la legislatura. Di certo non ci sarà alcuna marcia su Roma, nessun olio di ricino per l’opposizione e nessuna brigata partigiana a rifugiarsi sulle montagne e nessuno che tornerà in piazza con le P38: il Novecento è finito da un pezzo, ma in molti non se ne sono accorti o fanno finta, un po’ per convenienza, un po’ per pigrizia. Il torcicollo è l’acciacco senile che accomuna politici, intellettuali giornalisti di qualsiasi colore. Possibile che il nostro sistema politico-mediatico sia così scollato dalla realtà? Con l’inverno ci avviciniamo alla crisi energetica e alla possibile recessione, intanto la guerra divampa nel cuore dell’Europa, mentre viviamo un’emergenza ambientale riconosciuta da tutti i governi. Ma preferiamo dilettarci con i fantasmi farlocchi del passato. Se è vero che la politica si nutre e alimenta di simboli qui siamo al grado zero, al discount.