Dopo l'interrogatorio di garanzia, il Gip di Roma ha convalidato il fermo di Vincenzo Paduano, la guardia giurata di 27 anni che ha confessato di aver ucciso l'ex fidanzata Sara Di Pierantonio, nella notte del 30 maggio nella zona della Magliana.Il giudice ha accolto le richieste della procura e ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario premeditato e stalking."E' stato un momento. Ora ho paura", avrebbe detto Paduano davanti al Gip. Attualmente, l'uomo si trova in una cella singola nel carcere romano di Regina Coeli, sorvegliato a vista.LA RICOSTRUZIONEGli inquirenti hanno ricostruito i fatti precedenti all'omicidio. Ci sarebbero stati sette giorni di silenzio, in cui Paduano sarebbe sparito, per poi rintracciare Sara attraverso un'applicazione GPS del cellulare e aspettarla sotto casa del nuovo fidanzato. Dopo la rottura della loro relazione, il ragazzo avrebbe cominciato a mandarle sms di minacce, ma la studentessa non aveva confidato a nessuno il tono vessatorio dei messaggi ricevuti. Paduano quella sera faceva servizio di portierato in zona, ma ha lasciato il lavoro e ha aspettato Sara sotto casa del suo nuovo ragazzo e, prima che la ragazza risalisse in macchina per tornare a casa, si è allontanato precedendola nel tragitto. Poi la ha affiancata con la macchina e l'ha stretta a bordo strada, costringendoola a fermarsi. Dopo un'accesa lite, avrebbe tirato fuori l'alcol spargendolo sulla macchina e addosso alla ragazza. Sara, terrorizzata, è scesa dall'auto e ha iniziato a scappare chiedendo aiuto, ma nessuno si è fermato. Così Paduano l'ha inseguita e le ha dato fuoco. Poi è tornato al lavoro.Paduano è crollato dopo 8 ore di interrogatorio e avrebbe raccontato agli inquirenti: "Sì l'ho uccisa io. Un pò di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io non sopportavo che fosse finita. Lei stava con un altro". In sostanza un femminicidio, commesso perchè non si rassegnava alla fine della storia e non accettava che lei frequentasse un altro.