Nel pieno dell’emergenza energetica, con il prezzo del gas ormai stabilmente sopra i 300 euro a megawatt/ ora, il segretario del Pd, Enrico Letta, torna ad attaccare la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, coinvolgendo anche Mosca, che secondo il leader dem eserciterebbe «una forte ingerenza a favore della destra». L’ex presidente del Consiglio lo ha detto in un’intervista al quotidiano spagnolo El Periodico, giustificando la sua opinione con il fatto che il governo russo «sa che la nostra posizione continuerà a essere in linea con la posizione contraria a Putin». È lo spettro sovranista che continua a impensierire Letta, dal momento che, sottolinea nella stessa intervista, una delle «minacce» principali per il Paese è quella di finire «fuori dal cuore dell’Europa» e «a fianco di Polonia e Ungheria», due Paesi «guidati oggi da governi sanzionati dall’Ue per molte questioni legate ai diritti fondamentali». D’altronde, il manifesto del Nazareno diviso tra uno sfondo nero opaco che illustra i principi della destra e uno rosso che risalta le posizioni del Pd sta ormai girando su tutti i social, tanto da scatenar talvolta le ironie degli utenti. Letta definisce poi il leader della Lega, Matteo Salvini, e quello di Forza Italia, Silvio Berlusconi, «due amici della Russia» e per questo il centrosinistra dovrebbe puntare su indecisi e astensionisti per «convincerli dei rischi che si corrono con la destra» . Le repliche non si fanno attendere e, per conto di Forza Italia, arrivano dalla presidente della commissione Esteri del Senato, Stefania Craxi, mentre dalla Lega è Stefano Candiani a rispondere al segretario del Pd. Secondo l’esponente azzurra «Enrico Letta, che si proclama paladino della responsabilità, non perde occasione per spargere veleno sul centrodestra e per demonizzare gli avversari politici». Craxi si chiede «sulla base di quale principio Letta si arroga anche il diritto di screditare l’immagine dell’Italia all’estero» e definisce poi l’intervista «di una gravità assoluta». Per poi invitare lo stesso Letta a far uscire, se ne ha, «degli elementi concreti a sostegno delle accuse di ingerenza russa per favorire il centrodestra». In caso contrario, chiosa la senatrice, «le sue sono soltanto illazioni che denotano la condizione disperata in cui versa la sinistra italiana».

Candiani giudica invece l’intervista di Letta «chiacchiere logore di propaganda» e invita a parlare «di quello che il Pd ha fatto o non ha fatto e di quello che la coalizione di sinistra così divisa potrà fare».

Sul tema è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, secondo il quale «le ingerenze ormai se le creano da sole le forze politiche». Salvini, spiega Di Maio, «dice chiaramente che per lui le sanzioni vanno tolte e quindi bisogna aiutare Putin», specificando che «questo governo è caduto per mano di due forze politiche che ricevevano gli endorsement dall'ambasciatore russo a Roma o addirittura i biglietti in rubli». Ma è lo stesso Salvini nel corso del pomeriggio a tornare sulla questione, ironizzando durante un incontro di campagna elettorale a Picerno, in Basilicata. «Non se qua abbiate dei russi a Picerno, non so se vi telefonino di notte da Mosca, da San Pietroburgo, dicendo “vota Salvini, vota Salvini, vota Salvini” - ha scandito il leader leghista - Secondo me voi voterete in base alla vostra sensibilità e alla vostra convenienza, perché il voto è anche una scelta di vita».

E se il leader di Azione e del terzo polo, Carlo Calenda, definisce quella di Letta «la peggiore gestione politica di un segretario del Pd degli ultimi 30 anni», dal Regno Unito arriva la notizia che Mosca sarebbe bruciando grandi quantità di gas naturale nel suo impianto di Portovaya, vicino al confine con la Finlandia. La Bbc ha infatti pubblicato alcune immagini delle fiamme che si alzano dall’impianto, compresa una a colori ripresa da un satellite che mostra la radiazione infrarossa provocata dalla combustione del gas. Secondo alcuni esperti quel gas era destinato a essere esportato in Germania e la quantità di gas bruciata è di circa dieci milioni di euro al giorno.