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IL BILANCIO CHE EMERGE DAL RAPPORTO DI MANAGERITALIA IN OCCASIONE DELL’ 8 MARZO
Sono quasi il 21% del totale. Milano, Roma e Torino le città con le maggiori presenze. Il peso percentuale vede prevalere il Sud
Nel 2020, anno dell’emergenza pandemica e della generale crisi economica e sociale, i manager delle aziende crescono solo grazie all’aumento della presenza femminile nei ruoli dirigenziali dei più importanti comparti del terziario.
È il bilancio che emerge dal Rapporto di Manageritalia sui dirigenti privati pubblicato come ogni anno in occasione della Festa della donna con un’elaborazione degli ultimi dati ufficiali Inps. Se nel 2019 i dirigenti uomini erano 94.332 e le donne 21.116, nel 2020 aumenta il numero di queste ultime del 4,9% ( 22.147) mentre diminuisce dello 0, 37% il numero degli uomini (- 353). Il dato totale dei dirigenti, comunque, grazie proprio ed esclusivamente alla crescita delle donne manager, si attesta su un incremento dello 0,59%, con 678 dirigenti in più nel 2020 rispetto al 2019.
«La crescita del numero delle dirigenti e dei dirigenti - afferma Mario Mantovani, presidente Manageritalia - dimostra come anche durante la pandemia le aziende strutturate abbiano puntato su competenze e gestione manageriale per resistere e prepararsi a cogliere le opportunità del loro specifico mercato nel post pandemia. Un chiaro segno della necessità di affrontare le crisi puntando su un approccio manageriale e strategico capace di gestirle con successo le trasformazioni anche repentine, arrivando a definire quei cambiamenti nei modelli di business e nell’organizzazione del lavoro indispensabili per competere». C’è ancora tanto da fare se le donne che nonostante la crescita sono solo il 19% del totale dei dirigenti, politiche sociali e altro devono puntare a farle diventare il 50% del totale dei manager.
A conferma del cambiamento in atto già da alcuni anni le donne manager oggi sono il 19% del totale, e neppure la pandemia le ha fermate. Anche i dati del 2021, relativi ai dirigenti del terziario che hanno il contratto dirigenti del terziario di Manageritalia, mostrano un’ulteriore crescita ( 6,2%), con le donne in doppia cifra (+ 11%) rispetto agli uomini (+ 6%). E in questo caso oggi le donne dirigenti sono addirittura quasi il 21% del totale.
Dall’analisi dei dati regionali la crescita dei dirigenti nell’ultimo anno è più elevata in Basilicata (+ 5,2%), seguita da Umbria (+ 3,5%), Sardegna (+ 2,8%) e Lombardia (+ 1,5%). Le donne dirigenti sono cresciute in tutte le regioni, eccetto Valle d’Aosta, Friuli Venezia- Giulia e Molise. A livello settoriale crescono soprattutto la sanità (+ 8,6%), dei servizi di informazione e comunicazione ( 4,7%), attività professionali, scientifiche e tecniche ( 4%) e attività immobiliari ( 3,7%). Parlando delle sole donne al primo posto troviamo la Calabria (+ 24%), seguita da Abruzzo ( 20%) e Sardegna ( 18,3%).
A livello territoriale, in testa c’è Milano, dove lavorano 8.705 donne dirigenti, seguita da Roma ( 4.405) e Torino ( 1.132). Ai primi dieci posti per numero di dirigenti donne solo province del nord: Bologna, Brescia, Verona, Varese, Bergamo, Firenze, Genova. Guardando invece al peso percentuale delle donne dirigenti prevalgono alcune province del sud. Al primo posto spicca Enna con le donne dirigenti ( 56,7%) che superano addirittura gli uomini. Tra le grandi province Roma, con il 25,3%, prevale su Milano ( 21,8%) e Torino ( 17,7%).