ALMENO 450 LE VITTIME PROVOCATE DALLA RITIRATA DEI RUSSI

Alcuni cadaveri avevano corde attorno al collo L’Onu invierà una squadra di investigatori in città

Un altro orrore come a Bucha?

E' questo il timore della comunità internazionale dopo che ieri le autorità ucraine hanno dato notizia del ritrovamento, in un bosco nei pressi di Izyum ( nord est del paese), di almeno quattrocentocinquanta tombe, o meglio di centinaia di fosse con apposte delle croci costruite con materiali di fortuna. Alcuni cadaveri avevano delle corde strette attorno al collo.

Sarebbe questa la macabra ' eredità lasciata dai russi a seguito della disordinata ritirata imposta dalla controffensiva dell'esercito ucraino a inizio settembre.

Le tombe improvvisate sarebbero, secondo fonti di Kiev, l'ultimo giaciglio per i civili morti in una città in gran parte in rovina, con l' 80% delle infrastrutture della città distrutte e i corpi delle vittime che vengono ancora scoperti tra le macerie.

Mentre si sta iniziando la riesumazione dei cadaveri che continuano ad emergere, non è ancora chiaro cosa sia successo alle persone rimaste uccise, ma i primi resoconti suggeriscono che alcuni potrebbero essere morti a causa di bombardamenti e mancanza di accesso all'assistenza sanitaria. Un'eventualità sollevata ieri dal capo del servizio di polizia nazionale ucraino Ihor Klymenko, il quale ha detto che la maggior parte dei corpi apparteneva a civili anche se esiste la possibilità, non confermata, che potrebbero giacere nelle fosse anche alcuni soldati.

La paura che però ci si possa trovare di fronte ad un altro eccidio di massa come quello scoperto nella scorsa primavera nei dintorni di Kiev è forte. Mykhailo Podolyak, consigliere anziano del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha riferito che «molti luoghi di sepolture di massa» sono stati scoperti in alcune aree liberate. «Abbiamo visto molti luoghi in cui le persone sono state torturate, ha detto Podolyak, abbiamo visto persone selvaggiamente spaventate che sono state tenute senza luce, senza cibo, senza acqua e senza il diritto alla giustizia. Perché lì non c'era autorità, c'erano solo persone con le armi.» Per fare luce sui fatti l'Onu ha annunciato che nei prossimi giorni invierà una squadra di monitoraggio in città, . Da quando la Russia ha iniziato l'invasione il 24 febbraio, l'Ucraina afferma di aver identificato più di 21mila possibili crimini di guerra, tra cui uccisioni di civili e stupri, commessi dalle truppe di Mosca.

Crimini efferati sui quali stanno indagando esperti forensi inviati dalla Corte penale internazionale e giornalisti che hanno trovato quelle che sembravano essere prove dell'uccisione deliberata di civili non solo a Bucha ma anche in altre aree come a Mariupol. Izyum dunque può essere, se confermato, un ulteriore tassello di una strategia di morte. Il governo russo dal canto suo ha ripetutamente negato di aver preso di mira i civili, accusando l'Ucraina e l'Occidente di fabbricare prove false.

E la situazione continua a deteriorarsi per i russi che sembrano non essere piu in grado di controllare le zone occupate. Ciò potrebbe portare a una repressione ancora piu forte e a episodi mortali da parte di un esercito in evidente difficoltà e disordine. Ieri proprio fonti russe hanno confermato che il procuratore generale della autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk ( LPR), sostenuta dalla Russia nell'Ucraina orientale, Sergei Gorenko, e il suo vice Ekaterina Steglenko, sono stati uccisi a causa di una bomba esplosa nei loro uffici.

Un attentato di cui ha parlato anche il capo della Repubblica separatista Leonid Pasechnikche accusa gli ucraini e sebbene abbia invitato tutti i cittadini a rimanere calmi già giovedì aveva descritto «una situazione tesa» per la Russia e i suoi delegati, in una zona che appariva controllata da Mosca ma che ora e sotto la minaccia di combattimenti che si stanno avvicinando sempre di piu per la recente controffensiva lampo di Kiev.