Ci ha lasciato un uomo di straordinarie qualità umane e professionali, che ha segnato la storia della magistratura e delle istituzioni giudiziarie italiane ed europee, attraversandola con le più importanti esperienze, ai più alti livelli di impegno, e arricchendola sempre con un bagaglio straordinario di sapere giuridico, di autorevolezza, di dedizione generosa e indomita, di equilibrio e di saggezza.

Ricorderemo sempre il garbo e l’eleganza che accompagnava l’acuta e vibrante intelligenza critica di Vladimiro Zagrebelsky, la sua tensione costante e vigile nel difendere i diritti umani e nel denunciare gli arretramenti dello Stato di diritto, sempre con la dolcezza del sorriso.

La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile anche e soprattutto in chi crede che il rispetto dell’opinione altrui, il dialogo sereno e la capacità di ascolto siano gli strumenti indispensabili per ogni confronto sui delicatissimi temi della riforma della giustizia.