ERDOGAN DICE NO ALLA FINLANDIA

L’adesione della Finlandia alla Nato sta già provocando i suoi effetti, scontata l'ostilità della Russia meno aspettata quella della Turchia. Ieri infatti il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che la Turchia non ha ' un'opinione positiva' sull'ingresso di Helsinki e della Svezia nell'Alleanza atlantica. Ma gli argomenti di Erdogan non si riferiscono a una diversa strategia per la guerra in Ucraina bensì diventano un motivo di attacco ai paesi scandinavi. Per il leader turco infatti ' i Paesi scandinavi sono come una pensione per le organizzazioni terroristiche'.

ALESSANDRO FIORONI Finlandia e Svezia vicine alla Nato Ma sono freddate dal veto di Erdogan

L’adesione della Finlandia alla Nato sta già provocando i suoi effetti, scontata l'ostilità della Russia meno aspettata quella della Turchia. Ieri infatti il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che la Turchia non ha ' un'opinione positiva' sull'ingresso di Helsinki e della Svezia nell'Alleanza atlantica. Ma gli argomenti di Erdogan non si riferiscono a una diversa strategia per la guerra in Ucraina bensì diventano un motivo di attacco ai paesi scandinavi.

Per il leader turco infatti ' i Paesi scandinavi sono come una pensione per le organizzazioni terroristiche'. Erdogan ha poi spiegato di ' non volere che si ripeta lo stesso errore commesso con l'adesione della Grecia'. Un altro storico contenzioso per Ankara. Insomma la Turchia tenta da un lato di porsi come mediatore e allo stesso tempo di rivendicare la sua politica repressiva nei confronti dei curdi, considerati organizzazione terroristica anche se sono stati elemento fondamentale nella lotta contro l'Isis.

Chiaramente la Russia sta valutando le sue contromisure che, come riferito dal portavoce del Cremlino Peskov, sono state discusse nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza a Mosca. Ma in ogni caso il fronte diplomatico continua a muoversi, con l’entrata in scena del Pentagono che ha chiesto alla Russia un cessate il fuoco temporaneo: la telefonata tra il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, e il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu non ha sortito effetti ma è una prima importante finestra di dialogo tra i due antagonisti. Intanto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha informato i deputati della Commissione difesa del Bundestag circa la sua intenzione di avviare nuovi colloqui con il presidente russo. Secondo fonti politiche tedesche per Scholz non valeva la pena parlare con Putin prima del suo discorso alla parata del 9 maggio. Le parole del leader del Cremlino potrebbero aver convinto il premier germanico che forse sia possibile ancora continuare

IL PENTAGONO CHIEDE ALLA RUSSIA UN CESSATE IL FUOCO

a discutere. Nonostante i timidi tentativi per impedire una rottura definitiva, nuovi elementi contribuiscono ad incendiare il quadro. Ieri il ministro degli esteri russo Lavrov si è pronunciato su una possibile adesione alla Ue dell'Ucraina. Per il capo della diplomazia del Cremlino: ' È una questione di relazioni tra Kiev e l'Ue. Però ci sono forti dubbi sul fatto che questo desiderio da parte di Kiev sia innocuo'. ' L'Ue - ha aggiunto - si è trasformata da una piattaforma economica costruttiva in un attore aggressivo e militante che ha dichiarato le proprie ambizioni ben oltre il continente europeo'.

Intanto l'Alto commissario per la politica estera Ue Josep Borrell, parlando al G7, ha annunciato una nuova tranche di aiuti militari a Kiev. La Ue infatti ' darà un contributo ulteriore di 500 milioni di euro all'Ucraina per finanziare l'acquisto di armi'. In totale poi si raggiungeranno i 2 miliardi di euro per comprare ' tank, munizioni, blindati, artiglieria pesante, tutto quello che serve per combattere questa guerra'.

A quanto sembra l'afflusso di armi sta dando i suoi frutti se venisse confermato che l'esercito russo si sta ritirando da Kharkiv a seguito della controffensiva ucraina. A largo della contesa isola dei serpenti sarebbe stata affondata un'altra nave di Mosca mentre le truppe dell'armata d'invasione starebbero incontrando forti difficoltà anche nella regione di Luhansk. Acune foto mostrano dozzine di carri armati bruciati dopo che le forze ucraine hanno bombardato ponti che congiungono le due rive del Siversky Donetsk. Un battaglione russo avrebbe perso quasi tutti i suoi veicoli corazzati nel tentativo fallito di attraversamento vicino a Severodonetsk. La fonte in questo caso è il Ministero della Difesa del Regno Unito.