Lasceranno il carcere Pagliarelli di Palermo per essere trasferiti in altri istituti penitenziari i sei ragazzi arrestati per lo stupro di gruppo ai danni di una ragazza di 19 anni avvenuto il 7 luglio in un cantiere del Foro Italico. Il settimo indagato, l’unico ancora minorenne al momento dei fatti, ha lasciato il carcere minorile per essere trasferito in comunità, come stabilito nei giorni scorsi dal Gip del tribunale dei minorenni di Palermo che ha revocato l’ordine di custodia cautelare.

A chiedere il trasferimento dei sei ragazzi è stata la direzione dell’istituto Pagliarelli, che ha inviato la richiesta al Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. «L’immediato allontanamento» è dovuto alla necessità di «prevenire possibili azioni destabilizzanti per l'ordine e la sicurezza» della struttura, «atteso che l'elevato clamore mediatico della vicenda ha determinato la piena conoscenza dei fatti anche da parte della restante popolazione detenuta». Anche gli stessi indagati avrebbero chiesto ai loro legali di essere trasferiti, perché minacciati dagli altri detenuti.

Intanto sul web non si ferma la giostra della gogna. E la richiesta di una “pena esemplare”. I familiari degli indagati hanno presentato una querela per le numerose minacce ricevute su Instagram, Facebook e Tik Tok. Mentre il Garante Privacy mette in guardia sulle conseguenze, anche di natura penale, della diffusione e condivisione dei dati personali della vittima dello stupro e dell’eventuale video realizzato, a seguito delle notizie di stampa su una “caccia alle immagini” scatenatasi nelle chat.

Sul piano politico ad intervenire ieri sul tema, al Meeting di Rimini, è la ministra della famiglia Eugenia Roccella, per la quale «bisogna intervenire sul piano educativo e forse bisogna intervenire anche sulla fruizione del porno per i minori». Mentre Matteo Salvini accelera sul disegno di legge sulla castrazione chimica «per chi stupra una donna o un bambino». Una proposta di «buonsenso» che la Lega «ha copiato da altri paesi nel mondo», e che il ministro delle Infrastrutture chiede di calendarizzare e approvare al più presto.