Martedì 23 Dicembre 2025

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Salman Rushdie accoltellato al collo. L’autore dei “Versetti” ha subito l’attacco prima di una iniziativa

12 Agosto 2022, 02:01

13 Dicembre 2025, 22:30

Salman Rushdie accoltellato al collo. L’autore dei “Versetti” ha subito l’attacco prima di una iniziativa

L’ASSALITORE AVEVA IL VOLTO COPERTO DA UNA MASCHERA NERA. LO SCRITTORE PORTATO IN OSPEDALE IN ELICOTTERO

Salman Rushdie è stato accoltellato più volte a Chautauqua, nello stato di New York, prima che parlasse a un evento pubblico. L'aggressione è avvenuta intorno alle 11 ora locale ( le 17 in Italia). L'autore dei “Versetti satanici” è stato colpito più volte — anche sul lato destro del collo — quindi caduto a terra, secondo quanto raccontano i presenti, mentre l'uomo che lo ha aggredito è stato fermato.

UNA FATWA DI MORTE DA 36 ANNI

Una fatwa di morte con un tentativo di esaecuzione a trentasei anni di distanza: lo scirittore anglo- indianio Salman Rushdie è stato infatti aggredito ieri a colpi di coltello mentre parlava su un palco nella cittadina di a Chautauqua, nello stato di New York, dove partecipava a un evento letterario. Diversi i fendenti che lo hanno raggiunto. Dopo pochi minuti Rushdie è stato soccorso e portato in ospedale. Il suo stato è grave, «ha subito diverse ferite al collo», spiegano i medici. Mentre andiamo in stampa non sembra però in pericolo di vita.

«È stata una cosa assolutamente orribile cui assistere». racconta un testimone, Carl Levan, secondo il quale - dopo essere corso sul palco proveniente dalla parte sinistra della sala - l’aggressore ha «colpito ripetutamente» con un’arma da taglio lo scrittore. Ancora ignota l’identità dell’aggressore ma la pista più probabile è quella del fondamentalismo islamico.

Rushdie, 75 anni, è uno dei più grandi scrittori contemporanei, diventò famoso in tutto il mondo con il suo libro «I figli della mezzanotte» nel 1981. Ma lo scrittore anglo indiano è stato anche uno dei primi intellettuali accusati di blasfemia contro l’Islam, con minacce di morte in seguito alla sua opera «I versetti satanici», che lo hanno costretto a vivere nove anni nascosto sotto la protezione dei servizi britannici. A condannare a morte lo scrittore, fu unafatwa del leader supremo iraniano, l’ayatollah Khomeini, pronunciata il 14 febbraio 1986. L’Iran offrì anche 3 milioni di ricompensa per chi avesse assassinato Rushdie. In numerosi paesi musulmani vi furono manifestazioni di protesta, con copie del libro “blasfemo” bruciate in pubblico e librerie devastate.

Rushdie, che allora viveva a Londra, fu messo sotto la protezione dei servizi di sicurezza britannici. Ma intanto il suo traduttore giapponese, Igarashi Hitoshi, fu assassinato nel 1991 e vari altri traduttori furono aggrediti, fra cui l’italiano Ettore Capriolo. Nel 2005, la fatwa fu rinnovata dall’attuale leader spirituale iraniano, Ayatollah Ali Khamenei. Nel 2000, lo scrittore si è trasferito negli Stati Uniti, dove vive tutt’ora e ha acquisto la cittadinanza americana. Nato a Bombay nel 1947, Rushdie ha messo l’India al centro della maggior parte dei suoi libri, combinando, spesso con ironia, realismo magico, finzione storica, oriente e occidente. Lo scrittore è stato sposato quattro volte ed è padre di due figli.