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La situazione negli uffici del circondario del Tribunale di Napoli Nord, dove si registra una preoccupante carenza di organico, potrebbe migliorare. La mancanza di personale ha indotto nei mesi scorsi il presidente del Tribunale, Luigi Picardi, a correre ai ripari con una misura drastica: la sospensione delle udienze civili davanti al Giudice di Pace dal 15 settembre al 31 ottobre (si veda anche Il Dubbio del 19 luglio). Pochi giorni fa, però, il dietrofront.
Lo stesso presidente del Tribunale di Napoli Nord, con il decreto numero 81 del 14 settembre scorso, ha revocato il provvedimento del mese di luglio con il quale si disponeva lo stop alla celebrazione delle udienze. Il motivo risiede in alcuni segnali confortanti, in tema di un aumento delle risorse umane da mettere a disposizione, da parte del ministero della Giustizia. Nel Tribunale di Napoli Nord arriveranno due impiegati provenienti dalla Corte d’appello di Napoli ai quali si dovrebbe affiancare una terza unità.
È sempre il presidente Picardi a fare chiarezza sulla spinosa questione del personale, a predicare un cauto ottimismo e a soppesare ogni singola parola nel provvedimento firmato una settimana fa. «Da notizie di provenienza giornalistiche – si legge nel decreto – dovrebbero essere assegnate in tempi non lunghi due unità di personale all’ufficio del Giudice di Pace di Aversa». Un altro passaggio, poi, dà la dimensione del grande disagio che si vive nel circondario di Napoli Nord, dato che continua a sussistere «la palese insufficienza dell’organico» anche se l’assegnazione delle nuove unità lavorative «consente di provare a realizzare un progetto teso a ridurre il clamoroso arretrato nella gestione amministrativa dell’ufficio del Giudice di Pace». Le sentenze civili da pubblicare, come evidenziato a luglio da Picardi quando decise di sospendere le udienze, sono passate da 9340 a 15852 con circa 50mila procedimenti pendenti. Sulla carta ci sono 12 unità amministrative, ma in attività in servizio se ne contano soltanto sei. Se si esclude il dirigente amministrativo, impegnato anche nella predisposizione delle buste paghe, quasi tutte le unità lavorative beneficiano della legge 104 o della maternità. Di fatto si può contare sul lavoro soltanto di due unità. Numeri che preoccupano gli avvocati di Napoli Nord, costretti a fare i conti con tempi che si allungano sempre di più e che sacrificano la qualità del lavoro, oltre che i diritti dei cittadini.
Qualcosa, però, sembra che si stia muovendo per il Tribunale. La prova è il recente avviso a firma della direttrice generale del Personale e della formazione del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, Mariaisabella Gandini. Via Arenula ha deciso di attribuire agli uffici del circondario di Napoli Nord 29 posti tra direttori amministrativi e ufficiali giudiziari. La conclamata scopertura degli organici è stata al centro di un incontro al ministero della Giustizia il 13 settembre, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali.
La Fp Cgil ha rilevato che a «seguito dei gravissimi fatti di Caivano, il ministro ha deciso l’ampliamento della dotazione organica di 30 unità per far fronte all’emergenza». «I 30 posti per ampliare gli uffici giudiziari di Napoli Nord – evidenzia in una nota la Fp Cgil - sono stati recuperati tagliando le dotazioni organiche degli uffici del distretto, 15 posti in Corte, 15 posti sugli altri uffici. Abbiamo espresso la nostra contrarietà a questo tipo di provvedimento. Invece di tagliare le dotazioni di uffici già in sofferenza, trattandosi di una misura per affrontare una emergenza, bisognava risolvere con un decreto legge, procedendo alle assunzioni degli idonei dalle graduatorie valide. Almeno sulle assunzioni, l’amministrazione ci ha assicurato che le 30 unità saranno coperte con lo scorrimento delle graduatorie valide a partire da quella per Direttori». Anche la Cisl Fp e la Uilpa sono intervenute sulla vicenda ed auspicato, per sopperire ai vuoti di organico, all’avvio da parte del ministero della Giustizia «a nuove assunzioni e non a tagli sui già ridotti organici degli uffici giudiziari».
Vale la pena ricordare, inoltre, che nell’avviso della direttrice generale Gandini si fa riferimento ad un decreto ministeriale del 14 settembre. Un atto che, come viene fatto notare da più parti, non è di facile reperibilità e consultazione, e che, soprattutto, consentirebbe di chiarire meglio i contorni della vicenda sull’attribuzione di nuove unità di personale al Tribunale di Napoli Nord. L’ampliamento della pianta organica non può più essere rimandato e viene invocato da tempo dal locale Ordine degli avvocati, presieduto da Gianluca Lauro.