COLPITI OLTRE 1.000 OBIETTIVI IN UNA NOTTE

Celle confortevoli, esercizio fisico, cure all’avanguardia, condizioni adatte per preparare la difesa, visite coniugali con tanto di “stanza dell’amore”. È il carcere di Scheveningen, in Olanda, dove è recluso chi è imputato dalla Corte dell’Aja.

GLI ALLEATI OCCIDENTALI DECIDONO NUOVE SANZIONI

L’attacco si estende su un fronte di 480 km Colpiti più di mille obiettivi durante la notte

Possiamo ora affermare che le truppe russe hanno iniziato la battaglia per il Donbass, per la quale si stavano preparando da tempo. Una grande parte dell'esercito russo è ormai consacrato a questa offensiva'. E' stato il presidente ucraino Zelensky ieri a certificare che la cosiddetta “fase due” dell'invasione russa in Ucraina è iniziata. Uno sviluppo della guerra atteso da giorni e che ora è entrato nel vivo.

Le parole di Zelensky hanno ricevuto conferma anche da Mosca che afferma di aver colpito più di mille obiettivi durante la notte.

L'attacco si estende per una lunghezza di 480 km, grosso modo da Kharkiv ( bombardata senza tregua) fino a Mariupol dove si sta consumando la tragedia finale. Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha riferito di combattimenti nei centri di Mariinka, Avdiivka, Ocheretyn. Sono state colpite le reti elettriche, idriche e del gas.

A Toretsk, nonostante i continui attacchi, è fortunatamente in corso l'evacuazione dei civili e la consegna degli aiuti umanitari.

La prima cittadina, di una certa importanza ( 18mila abitanti), a cadere in mano russa, è stata Kreminna nella regione orientale di Luhansk, ancora impossibile stimare il numero delle vittime. Ci sono poi le dichiarazioni del ministro degli esteri russo, Lavrov, a dare un'altra certezza sulla nuova fase di guerra: «Sono sicuro che questo sarà un momento molto importante dell'intera operazione speciale... fino alla completa liberazione delle repubbliche di Donetsk e Luhansk».

Che la cosiddetta ' operazione speciale' potrebbe fermarsi in Donbass è un'eventualità a cui Lavrov ha però aggiunto anche altri elementi. «Non cambieremo il regime in Ucraina. Ne abbiamo parlato molte volte, vogliamo che gli ucraini decidano da soli come vogliono vivere» ha detto il responsabile esteri del Cremlino. Affermazioni che suonano un po ' irridenti visto che la Russia ha iniziato la guerra.

In ogni caso Lavrov ha anche voluto rassicurare che non verranno usate armi nucleari ( tattiche) ma solo convenzionali.

Ma sicuramente nonostante lo spiegamento militare russo, il conflitto non avrà un esito breve.

L'intelligence britannica segue da vicino l'andamento della guerra e ieri un rapporto è arrivato a Downing Street. Un portavoce del primo ministro ha confermato a grandi linee i contenuti dell'analisi: ' la guerra sarà di logoramento e potrebbe durare diversi mesi'. Una parziale sconfessione di precedenti ipotesi che volevano l'esercito di Putin senza forze sufficienti per continuare l'offensiva.

Al momento non sono all'orizzonte nuovi round di negoziati se si escludono alcune posizioni di principio che arrivano da alcune capitali europee.

E' il caso di Macron il quale ha annunciato una nuova visita a Kiev ma quando ci saranno le condizioni ' per fare la differenza'. Seguito a ruota dal premier spagnolo Sanchez che avrebbe la stessa intenzione. Intanto ieri Biden si è collegato in videochiamata con alcuni alleati ( Canada, Giappone, Francia, Germania, Italia, Polonia e Gran Bretagna) e altri tra cui la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il segretario generale della Nato.

Fa invece discutere la prossima riunione del G20 in programma a Washington per oggi e domani.

Alla riunione, seppure in maniera virtuale dovrebbe partecipare anche il ministro delle finanze russo Anton Siluanov che guiderà la delegazione di Mosca.

Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen aveva minacciato precedentemente di non prendere parte a diverse sessioni dei lavori proprio a causa della presenza russa.

Intanto gli alleati occidentali da Biden a Macron a Scholtz hanno deciso in videoconferenza un nuovo pacchetto di sanzioni economiche contro la

Russia.