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NEL CAPOLUOGO SICILIANO IL CONGRESSO FBE
Si concluderà oggi a Palermo il congresso della Federazione europea degli Ordini forensi ( Fbe). Nel capoluogo siciliano si celebrano i trent’anni dell’organizzazione. Il presidente Bas Martens questa mattina aprirà la solenne cerimonia del trentennale. A fare gli onori di casa Antonello Armetta, presidente del Coa palermitano. Sono previsti, inoltre, gli interventi di Eugenio Gay Montalvo ( fondatore e primo presidente Fbe), Izabela Konopaca ( vicepresidente Fbe), Marta Cuadrada, e Viviane Reding ( ex vicepresidente della Commissione Europea, già Commissaria alla Giustizia e ai Diritti fondamentali).
«Il primo congresso Fbe a Palermo – dice al Dubbio Antonello Armetta - è motivo di orgoglio per l’Ordine che rappresento. Stiamo vivendo un momento molto delicato, che pone al centro le prerogative costituzionali del diritto di difesa. Le vicende europee ed extraeuropee, riguardanti le compressioni e le violazioni del diritto di difesa, aprono una seria riflessione. L’avvocatura è la cartina di tornasole dei parametri democratici di ogni paese. Lì dove i diritti non vengono rispettati l’avvocato non è messo nelle condizioni di lavorare ed è messa a rischio la democrazia». Il tema scelto per il congresso di Palermo è “Avvocati sotto attacco”. «Le riforme della giustizia a livello europeo – afferma Bar Martens -, i cambiamenti nell'economia e la crisi pandemica hanno avuto un grande impatto sulla professione legale. Per questo motivo il ruolo degli Ordini forensi è diventato essenziale nella difesa degli avvocati e dei principi dello Stato di diritto». Michele Calantropo ( responsabile Commissione relazioni internazionali del Coa di Palermo e coordinatore della Commissione arbitrato internazionale Fbe) sottolinea il ruolo del capoluogo siciliano. «Palermo – commenta – per tre giorni è capitale europea del diritto. Un riconoscimento non solo per il nostro Ordine, ma per il lavoro dell’avvocatura italiana nel processo di rinnovamento ed internazionalizzazione in atto nella professione. L’alto contributo dei panelist presenti al congresso ha aperto prospettive di un comune lavoro futuro che vedrà l’Italia in prima linea».