«Quello che si apre può essere considerato 'l'anno giudiziario delle conferme': conferme dei buoni risultati che cominciamo a registrare; conferme degli sforzi che non smettiamo di assicurare; conferme, soprattutto, delle opportunità che abbiamo di entrare in una nuova fase in cui la Giustizia è forza motrice di una rinnovata crescita del Paese». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario.

«In quest'anno siamo chiamati a consolidare un'inversione di tendenza, grazie anzitutto alla puntuale attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: un'opportunità unica, che il nostro Paese ha finora colto puntualmente, non solo per onorare gli accordi con l'Europa, ma ancor di più per assolvere alle nostre responsabilità verso i cittadini, proseguendo in quel 'profondo processo riformatore' che Lei, Signor Presidente, ha più volte sollecitato» ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. «Ora gli effetti cominciano a manifestarsi, in termini di abbattimento dell'arretrato e di riduzione dei tempi di definizione dei processi», ha ricordato Nordio. «Di questi risultati positivi vorrei ringraziare, anche in questa solenne occasione, ciascun operatore della giustizia, magistrati, cancellieri, personale amministrativo tutto: conosco i vostri sforzi, conosco le vostre condizioni di lavoro e per questo vi sono ancor di più grato. Un ringraziamento sincero all'avvocatura, consustanziale al concetto di giurisdizione», ha ribadito il ministro.

«L'elemento che più ci induce ad essere fiduciosi è l'immissione di nuove risorse, massiccia e da tempo in corso: nel 2023 sono entrati in servizio, a vario titolo, oltre 4.000 unità di personale amministrativo, pari a circa il 10% della intera dotazione organica. Si tratta di preziosa energia vitale che stiamo cercando di valorizzare, con strategie delineate anche sulle specificità territoriali» ha sottolineato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

«Sono in definizione tre concorsi per 1300 posti di magistrato ordinario, nuove leve che, a fronte di croniche scoperture di organico, rappresenteranno un concreto sostegno allo sforzo degli uffici giudiziari per il raggiungimento degli obiettivi attesi», ha ricordato il ministro, esprimendo «particolare gratitudine» per «l'essenziale apporto della magistratura onoraria che a breve sarà oggetto di una doverosa riforma». «Più personale, dunque, ma anche mezzi più adeguati. Tra questi campeggia la digitalizzazione, che malgrado le difficoltà della transizione, sarà attuata con risorse ordinarie e straordinarie - ha spiegato Nordio - Questi interventi si inseriscono nella prospettiva dell'attuazione del Pnrr, nel rispetto degli impegni assunti con l'Europa, recentemente oggetto di una positiva rinegoziazione. Sono stati infatti opportunamente revisionati i target di abbattimento dell'arretrato; abbiamo ottenuto la proroga dei contratti degli addetti all'Ufficio per il processo e altre 4.000 unità entreranno a breve. A fronte di ciò, ci siamo impegnati a definire, entro il prossimo mese di marzo - ha concluso - ulteriori interventi per trattenere in servizio il personale assunto per sostenere gli uffici giudiziari nella riduzione dell'arretrato».

«I nostri padri costituenti conoscevano molto bene il dolore del carcere: anche per questo hanno sancito, nell'atto fondativo della Repubblica, la funzione rieducativa della pena, principio che intendiamo attuare, favorendo anzitutto il lavoro per le persone private della libertà. Al contempo, operiamo per migliorare le condizioni complessive degli istituti penitenziari, in cui migliaia di servitori dello Stato prestano ogni giorno il loro alto servizio» ha dichiarato Nordio.