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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il procuratore Nicola Gratteri
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, torna sul dibattito riguardante l'esposizione mediatica dei magistrati e, in particolare, sulla partecipazione televisiva del Procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri. Il Guardasigilli, interpellato dai giornalisti in Transatlantico alla Camera, si è detto apertamente favorevole alla presenza del PM in TV, leggendo la sua esposizione come una dimostrazione della necessità della riforma della separazione delle carriere.
«Io sono contento se Gratteri va in tv, significa che è il più grande sostenitore della riforma della separazione delle carriere... Non vedo l'ora di confrontarmi con lui», ha dichiarato Nordio. Il Ministro ha precisato che la sua non è una critica, ma al contrario, una piena approvazione, pur sottolineando la distinzione di ruoli.
«Io invece non lo critico affatto e lo ritengo una eccellente occasione per dimostrare la necessità, ormai la realtà della separazione delle carriere», aveva già affermato Nordio in collegamento al XX Congresso dell'Unione delle Camere Penali. Secondo la tesi del Ministro, la partecipazione di un PM come Gratteri a conferenze o talk show sulla mafia o sulla riforma costituzionale non solo è legittima, ma conferma il bisogno di una netta distinzione tra le funzioni giudicanti e quelle requirenti.
«Nell'ordinamento democratico civile e liberale, chi deve tacere sempre e comunque, e parlare solo attraverso le sentenze, è il giudice», ha spiegato il Guardasigilli. «Il pm, esattamente come gli avvocati, ha il diritto di parlare quando e dove vuole». Per Nordio, quindi, «va benissimo vedere in Tv un pm come Gratteri» e ciò «dimostra ancora una volta che la separazione delle carriere è già in atto e deve essere attuata proprio per il fatto che un magistrato considera suo diritto entrare come parte dialogante o polemizzante, mentre il giudice, come affermato da più parti, deve invece stare sempre zitto».
Il Ministro ha poi ribadito il legame personale con Gratteri, nonostante le diversità di vedute: «L'amico Gratteri, visto che abbiamo un ottimo rapporto personale, abbia tutta la facoltà di dire tutto quello che ha detto. È un PM e ha tutto il diritto di dire quello che vuole. Avendo accettato questo incarico in TV, l'amico Gratteri ha già accettato la separazione delle carriere».