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È una voce che mette a tacere illazioni, “fraintendimenti”, strumentalizzazioni. Una voce che mette i brividi. È la voce di Giovanni Falcone. Siamo a Palermo, nelle sale dell’istituto Gonzaga dei Gesuiti. È l’8 maggio del 1992, pochi giorni dopo ci sarà Capaci. Quel boato che spezzerà per sempre la voce di Falcone.
Il magistrato antimafia è già solo. Tradito dai colleghi e dal CSM. Ma questa è un’altra storia. La voce di Falcone, quella che potete ascoltare nell’audio che riportiamo qui sopra, arriva a smentire la rettifica con cui il procuratore Gratteri ha cercato di iscrivere il giudice tra i contrari alla separazione delle carriere. Ma ora la sua voce chiarisce che quella separazione a cui fa riferimento Gratteri non ha nulla a che vedere con la battaglia, spesso grottesca, contro le carriere separate. Ascoltate quella voce. È un pezzo di storia. La nostra storia.


