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Forse è un caso. O forse non lo è affatto. Fatto sta che 24 ore dopo il liberi tutti del governo sul Covid, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ci tiene a sottolineare che ' dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid- 19. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione» .
IL CAPO DELLO STATO: «PROGRESSI GRAZIE AI VACCINI»
Report dei dati settimanale e non più giornaliero e reintegro dei medici sospesi per non essersi vaccinati. Sono le prime due misure del nuovo governo sul fronte coronavirus, annunciate dal nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci. E chieste a gran voce dall’intero centrodestra, che plaude l’iniziativa. Che viene invece giudicata come «inattesa» e «profondamente sbagliata» dal segretario del Pd, Enrico Letta. «Il messaggio di una retromarcia su tutte le misure che hanno a che vedere con il Covid è una scelta che disattende la filosofia complessiva delle scelte fatte - ha detto il leader dem in Direzione - Un messaggio di “liberi tutti” che sembra solo un regolamento di conti sul passato» . Ma nella questione s’inserisce anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che pur ragionando sulla situazione attuale, ben diversa da quella del 2020 e del 2021, invita a non abbassare la guardia.
«Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid- 19 - ha detto ieri il capo dello Stato in occasione della celebrazione al Quirinale de “I Giorni della ricerca” - Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione: la Sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse».
Che poi ha evidenziato i progressi raggiunti.
«Tuttavia - ha proseguito infatti Mattarella - sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle e la scienza è stata decisiva, come lo è stata la dedizione del personale sanitario, in ogni ruolo, come lo è stata la solidarietà, nelle sue più diverse espressioni, a tutti i livelli».
Merito dei progressi fatti è secondo l’inqulino del Quirinale della scienza e della corsa a trovare dei rimedi contro il covid.
«Senza l’ammirevole impegno della scienza per individuare i vaccini, scoperti e prodotti in tempi record, anche grazie alle scoperte realizzate nella lotta contro il cancro, oggi saremmo costretti a contare molte migliaia di morti in più - ha concluso - Se oggi possiamo, nella gran parte dei casi, affrontare il covid, come se si trattasse di un’influenza poco insidiosa, è perché ne è stata fortemente derubricata la pericolosità per effetto della vaccinazione; dalla grande adesione alla vaccinazione, dovuta all’ammirevole senso di responsabilità della quasi totalità dei nostri concittadini, sollecitati a farvi ricorso dalla consapevolezza di salvaguardare, in tal modo, la salute propria e quella degli altri».
Plaude alle parole di Mattarella il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Alessandro Cattaneo. «È importante ora rimanere vigili e accompagnare ogni decisione rimanendo ancorati al principio che ha mosso ogni scelta intrapresa», dice in una nota l’esponente azzurro.
Intanto si fa concreta l’ipotesi di istituire una commissione d’inchiesta sull’emergenza. «Non vogliamo la presidenza, penso sia gusto che vada a qualcuno che all’epoca era all’opposizione» , fa sapere il leader di Italia viva.