Va avanti la proposta di legge di Fratelli d'Italia che intende rendere reato universale il ricorso alla maternità surrogata. La Camera ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Partito Democratico e Più Europa. Ora il testo tornerà in Aula tra una settimana. 

La maggioranza ha i numeri per approvare il provvedimento e lo sa bene Carolina Varchi, deputata di Fratelli d'Italia e relatrice, che infatti esulta: "La maternità surrogata sarà vietata anche all'estero. Il centrodestra ha rimandato al mittente gli argomenti strumentali delle opposizioni che hanno l'unico scopo di nascondere le proprie divisioni interne". Se infatti le opposizioni sono compatte contro la proposta di legge Varchi, le diverse sensibilità con ogni certezza emergeranno la prossima settimana quando si passerà all'esame degli emendanti. Il nodo è in particolare la proposta del segretario di Più Europa Riccardo Magi che prevede una regolamentazione della gestazione per altri nella formula 'solidale'.

"Ci auguriamo che i parlamentari che si definiscono liberali e progressisti votino contro la Gpa reato universale ma anche a favore dell'emendamento che regolamenta la Gpa solidale", chiedono Magi ed Emma Bonino, rivolgendosi indirettamente al Pd. Su questo c'è, infatti, dibattito tra i dem. La discussione sull'atteggiamento da tenere ha preso un po' di tempo in una riunione del gruppo, spiegano, e alla fine si è deciso che il Pd non parteciperà al voto. I dem, che hanno al loro interno sensibilità e opinioni diversi sull'argomento, concordano sul fatto che non sia questo la sede per affrontare il tema. "Cosa c'è di strumentale nel proporre una rigorosa regolamentazione della Gpa solidale in alternativa alla follia oscurantista della destra? - è la replica via Twitter di Magi - Come facciamo a dire no al reato universale e farci andare bene il reato nazionale?".

Il Pd dirà sì invece all'emendamento che propone il riconoscimento dei bambini nati da coppie omogenitoriali. Compatto intanto, il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità, presentate dal Pd e Più Europa, che chiedevono di accantonare la proposta di legge perché contraria all'ordinamento internazionale. "E' un utilizzo strumentale e ideologico del diritto penale", per il Pd Federico Gianassi, che ritiene che perseguire in Italia chi ricorre a una pratica legale in altri Paesi non rispettati "i principi di uguaglianza, proporzionalità e ragionevolezza". Per Magi "sembra di leggere in questa proposta di legge il tentativo da parte della maggioranza di affermare il primato del diritto nazionale su quello internazionale: un pallino di questa destra". La votazione finisce 124 a 187, in attesa della prossima 'battaglia' che si consumerà in aula la prossima settimana.
(Melania Di Giacomo/Lapresse)