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LaPresse
Si scalda il clima in Aula della Camera durante il dibattito sulle nuove norme sulle detenute madri contenute nel ddl Sicurezza. Le opposizioni puntano il dito contro Forza Italia, colpevole di aver fatto dietrofront, ritirando l’emendamento con cui inizialmente gli azzurri miravano a “calmierare” la norma contenuta nel testo, che elimina l’obbligatorietà del differimento della pena per le donne incinte o con figli fino a un anno di età.
Ma Forza Italia rispedisce al mittente le accuse: «Non accettiamo lezioni da nessuno». «Qui passiamo dallo ius scholae allo ius carcere per FI, il passo è brevissimo», esordisce Riccardo Magi di Più Europa. «La difficoltà della maggioranza era già emersa in commissione e non è questo - dice rivolgendosi a FI - il modo di aggirare i nodi politici. Almeno consentiteci di stimagtizzare quanto avviene. Con oggi si chiude la stagione in cui un provvedimento può essere frutto di dialogo e condivisione».
Per Matteo Richetti di Azione con la norma sulle detenute madri «si cambia radicalemte un princio che due anni fa in quest’aula ha visto solo 7 voti contrari, la legge Siani, che diceva “mai più un bambino in carcere”, e cosa è cambiato? È cambiata la convinzione che non sia sbagliato mandare in carcere una donna incinta con figli minori piccoli? Con oggi finisce non solo l’estate ma anche il tempo delle dichiarazioni estive di una parte della maggioranza... il furore ideologico spazza via tutto», chiosa.
Duro Roberto Giachetti di Iv: «Stiamo assistendo alla mortificazione della politica, che ha come presupposto che tu dici la tua posizione e ti confronti e ti misuri, poi se sei minoranza perdi... ma in modo trasparente. Stiamo stravolgendo questo grazie al lavoro di Forza Italia. Della Lega non condivido nulla ma almeno dice chiaro cosa vuole, non parliamo poi di FdI, ma la realtà la combattiamo. Ma se noi portiamo dentro l’Aula e la politica e mi richiamo a Sciascia, la difficoltà di riconoscere se abbiamo di fronte uomini, ominicchi o quaqquaraquà.... abbi il coraggio di dire - afferma rivolgendosi a FI - ’devo stare in maggioranzà e non fate ammuina. State prendendo in giro la gente».
A questo punto replica l’azzurro Pietro Pittalis: «È doversoso intervenire di fronte a una polemica assurda e mistificatoria della realtà. Non accettiamo lezioni da nessuno. Forza Italia ha sempre sostenuto e continuerà a sostenere che il carcere deve rappresentare l’estrema ratio, soprattutto per le donne incinte e con prole inferiore a un anno. Quale norma del centrodestra manderebbe in carcere i bambini o pensa di infliggere colpe a bimbi innocenti? Qui non c’è nessun arbitrio, nessuna forzatura, sarà il giudice a valutare caso per caso. È singolare che i paladdini della magistratura e della sua autonomia si straccino le vesti di fronte a una norma che consente al giudice maggiore potere decisionale. Sono strumentali le polemiche delle opposizioni».
All’esponente di Fi controreplica la dem Debora Serracchiani: «C’è coerenza quando si richiamano Berlusconi e i suoi principi? E allora mi rivolgo a Forza Italia con queste parole: ’quella per i diritti civili è una battaglia che dovrebbe essere dovere di tuttì. Sono le parole di Silvio Berlusconi, ma oggi quelle parole sono gettate al vento perchè viene calpestata una norma di civiltà, per la Forza Italia di oggi la civiltà si ferma sulla soglia di palazzo Chigi mentre per Berlusocni era un principio».
«Votando contro l’emendamento che prevedeva di mantenere la sospensione della pena per le donne incinta e le detenute madri Forza Italia ha barattato l’interesse superiore dei minori, previsto dal diritto internazionale, con la tenuta del governo», ha detto la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase intervenendo stamattina durante l’esame degli emendamenti al ddl Sicurezza.
«Dopo aver annunciato battaglie parlamentari a difesa dei bambini piccoli, definiti innocenti a prescindere, che non devono mai nascere o iniziare la loro crescita dietro le sbarre, Forza Italia ha ceduto al solito basso baratto politico nella maggioranza e, con molta ipocrisia, ha ritirato il suo emendamento, accettandone un altro che nulla c’entra con i diritti dei bambini. Ecco cosa sono la coerenza e i princìpi per Forza Italia», ha osservato il deputato M5s Alfonso Colucci, capogruppo in commissione Affari Costituzionali. «Neanche il voto segreto ha liberato le coscienze nella destra. Il carcere per le detenute madri è una vergogna che dimostra il disprezzo per i diritti civili di questa destra al governo, Forza Italia non si è voluta distinguere», ha stigmatizzato Devis Dori, capogruppo di Avs in commissione Giustizia.