PHOTO
Unione Europea sanziona l'Iran
L’Unione Europea ha deciso di imporre nuove sanzioni nei confronti di nove individui ed enti iraniani accusati di praticare la “diplomazia degli ostaggi”. L’accusa riguarda la detenzione arbitraria di cittadini europei, utilizzata da Teheran come leva negoziale per ottenere vantaggi politici o scambi di prigionieri con i Paesi membri.
L’iniziativa, promossa dalla Francia, punta in particolare contro la prigione e la Prima sezione del tribunale di Shiraz, identificati come centri nevralgici di queste pratiche. Secondo Bruxelles, numerosi cittadini europei sarebbero stati incarcerati in modo arbitrario in questa struttura, privati di un giusto processo e sottoposti a gravi violazioni dei diritti umani. Inoltre, nella prigione di Shiraz sarebbero avvenute esecuzioni di oppositori del regime e si registrano episodi di repressione contro minoranze etniche e religiose presenti nel sud del Paese.
Le sanzioni prevedono il congelamento dei beni e il divieto di ingresso nell’Unione Europea per le persone colpite, tra cui direttori di carceri, alti funzionari, giudici e pubblici ministeri coinvolti in confessioni forzate, processi irregolari e condanne a morte di attivisti e dissidenti. L’embargo sulle esportazioni di tecnologie che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna e il controllo delle telecomunicazioni resta in vigore. Con queste nuove misure, il totale delle persone sanzionate dall’UE per la repressione interna in Iran sale a 232, mentre il numero delle entità colpite raggiunge le 44.