LA FAKE CONTRO RENOLDI

«L’era Renoldi alla direzione dell’amministrazione penitenziaria è cominciata con un permesso senza precedenti dal tempo delle stragi mafiose!», è l’incipit dell’articolo de Il Fatto quotidiano che contesta al neocapo del Dap di aver “bucato” il 41 bis concedendo alla delegazione radicale di “Nessuno Tocchi Caino” una visita presso le sezioni del carcere duro. Peccato però che siamo all’ennesima fake news visto che già nel 2019, gli esponenti del Partito Radicale, hanno già potuto visitare i detenuti in 41 bis.

A LA LIQUIDAZIONE D'UFFICIO AVVIENE SOLO SE L'INPS HA GIÀ LE INFORMAZIONI PERVERIFICARE I REQUISITI

Il segretario della Cisl Sbarra: «Bisogna intervenire oltre il 2025 per proteggere le famiglie». Il presidente Petteni: «Per non sbagliare meglio rivolgersi a noi »

La liquidazione d'ufficio dell’assegno unico per i titolari di reddito di cittadinanza avviene solo se l'Inps ha già le informazioni necessarie a verificare l'esistenza dei requisiti. «Se questi dati non sono a disposizione dell’istituto, spiega il presidente dell’Inas Cisl, Gigi Petteni, il richiedente del reddito di cittadinanza o un altro componente del nucleo che ne beneficia, deve presentare il nuovo modello Rdc- Com/ AU».

La liquidazione dell’assegno – un provvedimento che il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha definito «positivo anche se alcune famiglie sono state penalizzate, per cui bisogna intervenire oltre il 2025 per proteggerle meglio» - avviene in automatico per i nuclei in cui sono presenti entrambi i genitori, per la quota per i figli minorenni e/ o i maggiorenni disabili a carico e per i nuclei composti da un unico genitore per i figli minorenni e/ o maggiorenni disabili a carico, per il 50% dell'importo.

«In questi casi il modello deve essere presentato solo se si hanno i requisiti per le maggiorazioni per figli maggiorenni sino a 21 anni, per genitori entrambi titolari di reddito da lavoro e per nuclei con Isee inferiore a 25.000 €, in cui un componente ha percepito nel 2021 l'assegno al nucleo familiare in presenza di figli minori», precisa Petteni. Per capire come muoversi, bisogna tener conto di alcuni casi specifici, come ad esempio, quelli di nuclei composti da un unico genitore che hanno già ottenuto il 50% di assegno unico per i figli minorenni e/ o maggiorenni disabili, a carico secondo le regole Isee. Se il quadro è questo, è necessario presentare il modello Rdc- Com/ AU per richiedere il restante 50%, selezionando la motivazione che ha portato alla mancanza dell'altro genitore, come il decesso, l’allontanamento dal nucleo familiare certificato da provvedimento giurisdizionale o di altra autorità, l’affido esclusivo del figlio al genitore percettore del reddito di cittadinanza, un genitore sconosciuto o cittadino straniero senza codice fiscale italiano, l’esistenza di accordo con l'altro genitore, in base al quale si chiede l'attribuzione dell'intero importo.

Se l'altro genitore che ha la responsabilità genitoriale, non presente nel nucleo beneficiario del reddito di cittadinanza, vuole richiedere il suo 50% di assegno unico, dovrà presentare un normale domanda.

«Nei casi di figli minorenni che diventano maggiorenni mentre il nucleo familiare beneficia dell’assegno unico insieme al reddito cittadinanza, spiega il presidente dell’Inas, il riconoscimento d'ufficio si interrompe dal mese successivo al compimento dell'età dei ragazzi. Se ci sono le condizioni per l'accesso alla prestazione come maggiorenne, sarà necessario presentare il modello Rdc- Com/ AU o integrare un modello precedentemente presentato con le informazioni riguardanti il figlio maggiorenne».

Petteni segnala che il modello RDC- Com / AU può essere presentato, tramite il patronato Inas Cisl, da: genitori parte del nucleo che beneficia del reddito di cittadinanza, in cui sono presenti i figli a carico che hanno diritto all'integrazione; genitori affidatari ( preadottivi o temporanei) parte del nucleo che beneficia del reddito di cittadinanza, in cui sono presenti i figli a carico che hanno diritto all'integrazione; tutore dei figli che hanno diritto all'integrazione, purché la domanda di reddito di cittadinanza, oggetto di integrazione con l’assegno unico, sia stata presentata dallo stesso tutore; tutore del genitore che ha diritto all'integrazione, purché la domanda di reddito di cittadinanza oggetto di integrazione sia stata presentata dallo stesso tutore; figli maggiorenni che hanno diritto all'integrazione, se soddisfano una delle condizioni per l'accesso all'assegno unico.

In tutti i casi il modello Rdc- Com / AU può essere inviato dal 1° marzo di ogni anno al 28 febbraio dell'anno successivo. Di conseguenza non sarà possibile presentare il modello oltre il 28 febbraio 2023 per ottenere il riconoscimento degli arretrati relativi ai periodi prima del 1° marzo 2022.

Per chi deve presentare il modello Rdc- Com/ AU, i primi pagamenti partiranno dal mese successivo alla data di presentazione della richiesta, comprensivi degli eventuali arretrati. Per fare domanda senza sbagliare «basta rivolgersi alla sede Inas Cisl più vicina, dove i nostri operatori sono pronti a guidare le famiglie per verificare se hanno diritto all’assegno e a compilare e inviare la richiesta all’Inps», conclude il presidente del patronato Inas.