Un parlamentare europeo, alcuni regionali, persino una giornalista e una moltitudine di medici, dirigenti della sanità Pubblica di Catania e dell’isola. E come ciliegina sulla torta una dirigente Cgil, scambiata per la figlia di un ex sindaco, che avrebbe avuto amanti quando lei aveva soltanto 8 anni. Li accomuna soltanto essere finiti nel voluminoso fascicolo d'indagine che pochi giorni fa ha portato a Catania, su disposizione della Procura, all'arresto di quattro dirigenti, tra cui l'ex vicepresidente dell'ordine dei Medici, Ezio Campagna e un ex candidato sindaco, il cardiologo Pippo Arcidiacono. Un'inchiesta depositata all’ufficio del Gip in data 14 maggio 2022, un anno fa. Un fiume di nomi che figurano nelle intercettazioni senza alcuna presunta responsabilità giudiziaria, alcuni dei quali giocoforza sono poi finiti sulle pagine dei giornali. Persone il cui nome e cognome, a stampatello, è riportato sul fascicolo solo perché tirati in ballo nelle numerose conversazioni da chi ha messo in atto un delicato marchingegno corruttivo per favorire con soldi pubblici bandi vestiti ad per incarichi a figli, ex mogli e referenti del politico di turno.

L’inchiesta ha anche nomi eccellenti tra gli indagati, come l’ex assessore del governo regionale dell’attuale ministro Nello Musumeci, Ruggero Razza, sotto processo per lo scandalo dei “morti Covid spalmati”, l’ex assessore regionale Antonio Scavone, vicinissimo all’ex governatore Raffaele Lombardo, recentemente assolto con formula piena da un procedimento per concorso esterno in associazione mafiosa e l’attuale presidente dell’Ordine dei medici di Catania, Igo La Mantia. Per tutti venerdì ci saranno gli interrogatori e potrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, scattare l’interdizione dai pubblici uffici.

Sul fronte delle intercettazioni finisce, quindi, anche il nome dell'ex sindaco, ex assessore regionale, ex senatore e oggi parlamentare europeo Raffaele Stancanelli, di Fdl, che viene più volte citato in telefonate intercorse tra due arrestati. L’argomento è l’imminente decisione dell’Università di Catania chiamata a designare la nuova direzione del Cutgana (Centro di ricerca multidisciplinare dell’Università sulla tutela ambientale). Nella intercettazione finisce anche il nome di uno dei massimi esponenti del Centro che secondo i due intercettati non deve essere riconfermato. - ' Dobbiamo fare una operazione, se ci prendiamo il 'Cutgana' che è una superpotenza'. ' Come facciamo a pigliarlo?...” ' Raffaele Stancanelli ci dice al rettore ' Ce la metti M. F. a fare il direttore del Cutgana che ora ci hai messo un minchione...'.

Nel corso del dossier di mille pagine finisce nel calderone anche l'avvocato T. C. In merito alla designazione dei nuovi membri del Consiglio direttivo dell'Ordine d'un tratto sempre il vicepresidente intercettato, parlando con Aldo Missale (uno degli altri arrestati) dice: 'Facciamo un passaggio con T. C. e ci facciamo strutturare... cioè c'è la volontà tra virgolette politica di fare questa cosa'... - E più avanti si legge : 'Lui ci deve dire, diciamo, l'obiettivo che noi ci dobbiamo incartare. Io siccome so il rapporto che Tino ha con Antonio.... esatto e siccome il T. C.. è di fiducia sua, hai capito?'.

Anche le donne finiscono nel tritacarne, con chiare allusioni sessiste, che comprendono la sfera personale. 'Chiama V. L, che sarebbe la compagna di G. V. L per intenderci che è il presidente....' Ma questa qua non è la compagna di D. M. (un medico ndr).. anche perché questa un po' diciamo è... la compagna di tutti... Bravissimo.. di quelli che contano perché è di quelle un po' particolari”.

Sempre un’altra donna finisce nel mirino delle conversazioni, ma stavolta l’allusione è alla sua professionalità, quella di giornalista……. “Ieri mi dice… «Sai preparami la conferenza stampa» però mi dice coso dice che P. M. non è cosa, perché è troppo scarsa…”. Altra allusione alla sfera personale riguarda un’altra donna, che nel dossier viene indicata quale figlia di un ex sindaco di Adrano, grosso paese alle porte di Catania, tale P. G. “Lei è in Cgil da 12 anni… lei era un funzionario palermitano alla Cgil…, Quindi è comunista?... No non è comunista, perché sua padre lo era… È una di esperienza…. là dentro sta cercando di fare… perché alla Cgil non è luogo lei dove può stare perché. Siccome … dopo di me ebbe una storia con uno della Cgil… con uno sposato della Cgil e… Responsabile regionale del settore… una cosa di questo genere da allora si è macchiata l’immagine alla Cgil e quindi là se ne doveva andare… noi la dobbiamo comandare per un periodo e poi gli facciamo il concorso interno…” In merito a questa vicenda proprio l’ex sindaco ha precisato: “Mia figlia ha 22 anni, non è universitaria, non ha mai lavorato. L’ordinanza dice che lavorava da 12 anni in Cgil. Dunque mia figlia avrebbe iniziato a lavorare ed avere amanti ad 8 anni. Chiederò di chiarire tutto. Non calunniate una ragazza di 22 anni, totalmente vittima di un grande abbaglio”. Anche la Cgil, in una nota, smentisce quanto riportato sul fascicolo: “Il passaggio dell’ordinanza riporta una conversazione dove il medico Pippo Arcidiacono (tra gli arrestati) commette un incredibile errore. La persona di cui si parla risulta ancora dipendente nei servizi della società fiscale Cgil, seppure in aspettativa. Ma non si tratta della figlia del dirigente Cgil P. G…. Ci spiace che persone totalmente estranee ai fatti vengano esposte in un contesto opaco che non li riguarda minimamente”.

Nel mirino dei conversatori figurerebbe anche dei massimi esponenti dell’Ars, ma senza alcuna responsabilità. ”… mi ha convocato con la scusa Allora Aldo ci vediamo così parliamo di Psn, faccio venire – mi ha detto – Anche G… non so chi cazzo sia..” … G.? Certo G… Tu ci puoi dire che sei mio fratello… Eh ma sono consiglieri questi qui all’Ordine oppure no?... No G. è come si chiama… è Fratelli d’Italia, è Stancanelli… Ma è uno che si occupa di Radiologia? … Ma è deputato… è il futuro per la Regione… è “sputtuni”…