Una sentenza del Tribunale per i minorenni di Trento garantisce in tempi brevi l’adozione di un bambino di tre anni e mezzo nato da una coppia omogenitoriale composta da due papà: l’iter riguarda il genitore intenzionale, cioè colui che lo ha cresciuto ma non ha un legame biologico con il piccolo.

La richiesta era stata inoltrata nel marzo scorso, quando il padre biologico ha accusato gravi problemi di salute che l'hanno costretto anche a lunghi ricoveri in ospedale. C'era il rischio che il bambino restasse orfano e quindi fosse inserito nelle liste per essere adottato, non avendo l'altro genitore, a sua volta padre, il riconoscimento legale. Inizialmente il bimbo era stato registrato in Canada e sul certificato sono presenti i nomi di entrambi i papà. La delicata pratica è stata affidata all'avvocato Michele Giarratano di Bologna che ha poi inoltrato l'istanza al presidente del Tribunale per i minorenni di Trento, Giuseppe Spadaro.

Dopo una serie di consultazioni con il coinvolgimento anche dei servizi sociali del capoluogo trentino, il collegio presieduto dallo stesso Spadaro si è pronunciato, come aveva fatto anche la Procura, a favore dell'adozione da parte del genitore intenzionale. Secondo l'avvocato Giarratano, «il tribunale di Trento dà atto del vulnus giuridico», aggiungendo che «il collegio guidato dal presidente Spadaro ha garantito in tempi brevi tutela al minore, nel suo preminente interesse».

La Cedu condanna l’Italia: ha violato i diritti di una bimba nata da maternità surrogata

La decisione arriva a distanza di pochi giorni dalla sentenza della Cedu, che ha condannato l’Italia per il mancato riconoscimento di filiazione del padre biologico. In questo caso la bimba, nata nel 2019 in Ucraina tramite maternità surrogata, era considerata un’apolide. Priva di tutele giuridiche e di una parentela legalmente riconosciuta, la piccola è cresciuta fino a quattro anni «in uno stato di prolungata incertezza sulla sua identità personale», hanno sottolineato i giudici di Strasburgo. I quali non hanno riconosciuto la medesima violazione da parte dei tribunali italiani per ciò che riguarda il riconoscimento della madre intenzionale. La donna potrà quindi procedere all’adozione in casi particolari.