Via libera del plenum del Csm - su proposta unanime della Settima Commissione - di avviare i lavori per la revisione della circolare sull'organizzazione degli uffici di procura. L'esigenza - spiega Palazzo dei Marescialli in una nota - è dettata dall'entrata in vigore della legge Cartabia e del decreto di attuazione, nonché dall'esperienza consiliare in materia di analisi dei progetti organizzativi degli uffici requirenti.

In particolare, il Csm ha già analizzato 78 progetti organizzativi verificando come alcune delle disposizioni della circolare abbiano ricevuto una «attuazione disomogenea» sul territorio nazionale e come, dunque, vadano ora necessariamente raccordate alla nuova disciplina legislativa.

L'intervento consiliare, all'interno della cornice normativa, terrà conto, ad esempio, di alcune problematiche, quali «i criteri di autoassegnazione, assegnazione e coassegnazione degli affari», la disciplina dei "visti" (l'esame di numerosi progetti organizzativi inviati al Consiglio ha reso evidente come il potere di visto sia esercitato con modalità assai diversificate), la regolazione dei sistemi di risoluzione dei contrasti tra il sostituto e il procuratore (o il procuratore aggiunto) e la revoca dell'assegnazione degli affari.

Il percorso di riscrittura della circolare prevede - conclude la nota - l'audizione di tutte le categorie di magistrati coinvolte dalle nuove previsioni normative e regolamentari (procuratori, aggiunti e sostituti) «con un esperimento di partecipazione diffusa al governo autonomo reso possibile anche grazie al ricorso alle nuove tecnologie di comunicazione».