Rigettando i ricorsi di Maurizio Romanelli e Giuseppe Amato contro la nomina di Marcello Viola a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, il TAR Lazio - Roma «condividendo le tesi difensive degli avv.ti Rubino e Impiduglia» ha «evidenziato come correttamente il CSM avesse riconosciuto la maggiore rilevanza delle funzioni Direttive svolte dal dott. Viola essendo queste “più ampie e complesse delle funzioni semidirettive ed essendo la figura del Procuratore aggiunto comunque sottoordinata a quella del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale”». Lo si legge in una nota dei due legali di Viola che sottolineano anche come «il TAR ha rilevato che l'incarico semidirettivo di Procuratore aggiunto presso la medesima Procura di Milano, pur se svolto dal dott. Romanelli nell'ufficio messo a concorso, non fosse di per sé idoneo a superare le esperienze direttive vantate dal dott. Viola».

«Con riferimento al ricorso proposto dal dott. Amato - continuano i legali - invece, il TAR ha evidenziato che nessun valore decisivo potesse assumere la circostanza che quest'ultimo abbia svolto un pregresso “incarico direttivo presso una procura distrettuale” rilevando, ai fini della nomina, solo “il concreto esercizio delle funzioni giurisdizionali nel settore dei reati di criminalità organizzata”, che anche Viola può vantare». «Inoltre - aggiungono - il TAR ha evidenziato la particolare importanza degli incarichi ricoperti dal dottor Viola quale Procuratore della Repubblica di Trapani - ossia in un territorio 'fortemente infiltrato dalla presenza di organizzazioni mafiose' - e quale Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Firenze, ossia in una Procura Generale 'di primaria importanza nel panorama nazionale”». Ancora, «il Tar ha evidenziato come nessuna rilevanza potesse assumere la circostanza circa «la maggiore durata delle funzioni direttive» svolte da Amato, potendo vantare anche Viola “un'esperienza direttiva ultradecennale”».

I legali ricordano come «per effetto della suddetta sentenza del TAR Lazio, il dott. Marcello Viola manterrà l'incarico di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano mentre i dottori Amato e Romanelli dovranno, pagare le spese legali liquidate, a carico di ciascuno dei due, in 5mila euro oltre accessori di legge».