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Vladimiro Zagrebelsky
“Lo ricordiamo con rispetto e affetto, grati per il legame che ha voluto costruire con il nostro paese, che per lui era diventato casa”. Così l’amministrazione comunale di Gressoney-La-Trinité ha voluto commemorare il giurista Vladimiro Zagrebelsky, scomparso nel pomeriggio di ieri nella sua casa di villeggiatura nella valle del Lys.
Noto a livello internazionale per il suo ruolo di giudice alla Corte europea dei diritti dell’uomo, Zagrebelsky era anche un intellettuale autorevole e libero, capace di coniugare rigore giuridico e profonda umanità.
«Per molti è stato un grande giurista», scrive il Comune, «ma per noi, prima di tutto, è stato una presenza gentile, rispettosa e silenziosa. Una figura discreta ma familiare, che negli anni ha costruito con Gressoney un rapporto sincero, fatto di piccoli gesti, di luoghi amati, di relazioni vere».
L’ex giudice veniva spesso avvistato in paese, ricordano gli amministratori locali, «nei suoi passi lenti ma decisi, nelle conversazioni mai banali, nella capacità rara di ascoltare e condividere, con parole misurate, un pensiero sempre lucido e profondo».
Zagrebelsky, si legge ancora nella nota, «non cercava visibilità, e forse proprio per questo la sua presenza era tanto più significativa: un uomo che non ha mai smesso di interrogarsi sul senso delle cose e sul valore delle istituzioni, ma che qui ritrovava una dimensione più umana, più essenziale».