Ambizione ed efficienza. Sono gli elementi che caratterizzano GiuriMatrix, il nuovo assistente legale basato sull'intelligenza artificiale. Ambizione in quanto GiuriMatrix vuole essere uno strumento utile per gli tutti gli operatori del diritto, non solo avvocati.

Intende, inoltre, essere uno strumento innovativo di supporto per i professionisti del diritto in grado di svolgere il proprio lavoro in modo più efficiente e preciso. Alla base del software si trova una tecnologia avanzata che consente ai professionisti del settore di migliorare la qualità del loro lavoro, risparmiare tempo prezioso e aumentare la produttività. Il metodo di lavoro dell’assistente legale di Intelligenza artificiale prevede che le risposte siano individuate nella legge con citazione della fonte, mentre la dottrina e la giurisprudenza vengono utilizzate come mezzi per trovare la risposta. L’avvocato Luigi Viola, pioniere in Italia in materia di giustizia predittiva e IA, è però chiaro: «GiuriMatrix non si vuole sostituire in alcun modo al giurista, ma potenziarlo. Non a caso sulle questioni più articolate suggerisce di consultare sempre un avvocato. Il software è totalmente gratuito e capace di rispondere a domande di diritto civile poste con linguaggio naturale: è il primo caso in Italia, tra i primi al mondo».

Con l’avvocato Viola proviamo GiuriMatrix. Facciamo un test e chiediamo al chatbot: «È ammissibile la donazione di cosa altrui?». Dopo circa venti secondi GiuriMatrix risponde così: «No, non è ammissibile la donazione di una cosa altrui. La donazione può essere fatta solo dal legittimo proprietario della cosa. La donazione di una cosa altrui è nulla e non produce alcun effetto giuridico (Codice Civile, articolo 769)». «GiuriMatrix – spiega l’avvocato Viola - cita sempre la fonte della sua risposta, al fine di restare controllabile e confutabile, come si ritiene siano le questioni di diritto».

Diversi gli elementi che connotano il software. «Sono presenti – aggiunge Viola dottrina e giurisprudenza, ma al solo fine di agevolare l’individuazione della disposizione codicistica. Ciò in ragione del profondo convincimento che la risposta ad una questione giuridica può venire dalla sola legge, che è vincolante per tutti, e non già dalla giurisprudenza, che al più è arginata dai limiti del giudicato o dalla dottrina che ha funzione orientativa-evolutiva». I fondatori di GiuriMatrix, oltre a Luigi Viola, sono il professor Michele Filippelli e gli ingegneri Pierluigi Casale e Francesco Cozza. L’addestramento di diritto civile è stato coordinato da Lucilla Gatt, ordinario di Diritto privato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.