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TASER IN DOTAZIONE ALLA POLIZIA POLIZIOTTI POLIZIOTTO
«Strumento imprescindibile»: è questa l’espressione utilizzata ieri dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per descrivere il taser, il cui utilizzo da parte delle Forze dell’ordine è finito al centro della polemica dopo le due morti avvenute negli ultimi giorni prima ad Olbia e poi a Genova. Com’è noto sabato 16 e domenica 17 agosto, due uomini sono deceduti dopo essere stati colpiti da una scarica della pistola a impulsi elettrici utilizzata dai carabinieri durante due interventi distinti. Le autopsie verranno effettuate nei prossimi giorni. Intanto, mentre le Procure di Tempio Pausania e di Genova hanno aperto fascicoli per omicidio colposo nei confronti dei quattro militari – due in servizio in Sardegna e due in Liguria – quale atto dovuto per consentire ai militari coinvolti di partecipare agli accertamenti tecnici con i propri consulenti, non si placa la diatriba politica.
Ieri appunto il responsabile del Viminale in una nota ha scritto, tra l’altro, che «chi, in maniera ideologica, critica l’utilizzo del taser deve tener presente che si tratta di uno strumento imprescindibile che viene fornito agli agenti proprio per evitare l’utilizzo di armi da sparo». Per Piantedosi «la sicurezza dei cittadini è il primo obiettivo che deve essere perseguito. E dalle prime ricostruzioni è esattamente la situazione in cui si sono ritrovati i carabinieri intervenuti». Dunque, per il Ministro, «vanno respinte, perché del tutto pretestuose, pregiudiziali ed infondate, le polemiche contro le forze di polizia a cui va tutta la gratitudine e il completo sostegno del nostro Governo». Tuttavia, ça va sans dire, le sue dichiarazioni volte ad escludere qualsiasi tipo di abuso da parte dei carabinieri hanno surriscaldato ancora di più questi giorni ferragostani.
A criticare per primo Piantedosi e a chiedere chiarezza ci ha pensato il deputato di +Europa Riccardo Magi: «Appena riapre il Parlamento chiederemo al ministro una relazione dettagliata sull'uso e sull'abuso del taser in funzione alle forze dell'ordine, quante volte è stato usato e quanto è l'incidenza di queste morti rispetto alla frequenza di uso di questo strumento. Vedremo se è davvero imprescindibile oppure no». «La verità – per il parlamentare radicale - è che davanti a questi decessi sospetti, un ministro dell'Interno che ha a cuore i diritti e lo stato di diritto sospenderebbe subito l'uso del taser e avvierebbe un'indagine. Invece preferisce la strada della propaganda securitaria che non assicura sicurezza ai cittadini ma al contrario porta l'Italia in una zona d'ombra dei diritti».
Di altro tenore le parole del presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: «Gli episodi che si sono verificati vanno certamente analizzati e devono essere investigati. Ma non possono essere pretesto per un'ulteriore aggressione alle forze dell'ordine alle quali rinnoviamo la nostra solidarietà, invitando la magistratura ad agire con cautela e senso di responsabilità».
Di «strumento indispensabile» ha parlato ieri anche l'onorevole Edmondo Cirielli, coordinatore della Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia. Le polemiche si accendono anche al di fuori della cornice politica. «Il taser non è un capriccio o una dotazione abusiva» ha dichiarato Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia). «I benefici dell’uso sono ampiamente documentati anche sul piano internazionale – ha spiegato il sindacalista – tanto da essere utilizzato negli Stati Uniti, Canada, Australia, Regno Unito, Francia, Germania, Grecia, Finlandia».
Di diverso avviso il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, per il quale «il taser è pericoloso. Il taser è potenzialmente letale. Due morti in due giorni. Fu previsto per la prima volta nel 2014 dall'allora ministro degli Interni Alfano. A seguire le sperimentazioni volute dai ministri Minniti e Salvini. Dopo una campagna di Antigone alcune amministrazioni municipali decisero di non consentirne l'uso alla Polizia municipale. Dopodiché l'orgia securitaria ha travolto anche i più ragionevoli».
Secondo Mario Balzanelli, presidente nazionale della Società italiana del sistema 118, «l'utilizzo del Taser deve essere attentamente rivisto, in quanto il suo utilizzo si è dimostrato potenzialmente pericoloso, sia nell'immediato sia a distanza di alcuni minuti». Per lo specialista, infatti, lo strumento sotto accusa «come molto ben documentato negli Usa da Douglas Zipes, uno degli aritmologi più autorevoli a livello mondiale, spara due freccette, unite da fili elettrici, le quali colpiscono il soggetto ricevente per immobilizzarlo temporaneamente». C’è il rischio che «il soggetto possa andare in arresto cardiaco improvviso. In questi casi, non pochi in assoluto quali già documentati negli Usa, e ad oggi più volte verificatisi nel nostro Paese, l'arresto cardiaco improvviso è insorto prevalentemente con ritmo di fibrillazione ventricolare».