Dopo tanta attesa, il Consiglio superiore della magistratura voterà questa mattina per il nuovo procuratore di Firenze. Per prendere il posto di Giuseppe Creazzo, sono in corsa Ettore Squillace Greco, procuratore di Livorno, e Filippo Spiezia, rappresentante italiano presso Eurojust, il primo esponente di Magistratura democratica, il gruppo progressista, il secondo vicino ai moderati di Magistratura indipendente.

La partita è quanto mai aperta e verrà decisa dal voto dei quattro togati centristi di Unicost, la corrente dell'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara. Spiezia potrà contare sui sette voti delle toghe di Mi e su quelli dei laici in quota Fratelli d'Italia ( quattro voti), Lega ( un voto), Forza Italia ( un voto), Italia Viva ( un voto). A favore di Squillace Greco, invece, i sei togati progressisti di Area, i due di Magistratura democratica, il togato indipendente Andrea Mirenda, ed i laici in quota Pd e M5s, due voti in tutto. Considerato che quasi certamente il vice presidente Fabio Pinelli ( Lega) si asterrà e che i capi di corte, la prima presidente Margherita Cassano ed il procuratore generale Luigi Salvato potrebbero votare, rispettivamente per Spiezia e Squillace Greco, i quattro voti dei togati centristi di Unicost saranno dunque il vero ago della bilancia.

Fino a ieri sera nessuno di essi si era sbottonato. Anche perché strettamente legata alla nomina del procuratore di Firenze vi è quella del numero uno della procura di Napoli, incarico di grandissima importanza e sul quale le varie correnti della magistratura hanno già fatto sapere, informalmente, che ognuna proporrà un proprio candidato, senza alcuna soluzione condivisa.

Nel risiko togato di inizio estate bisognerà poi tenere conto di alcuni fattori, come ad esempio l’esposizione mediatica dell’ufficio. La procura di Firenze, ad esempio, è quella che al momento ha in atto indagini di notevole spessore. La nuova inchiesta sui mandanti esterni delle stragi del 1992- 93 che, dopo le rivelazioni di Salvatore Baiardo, ha ripreso vigore, ed i vari procedimenti, attualmente nella fase dell'udienza preliminare, che vedono fra gli imputati Matteo Renzi e i rappresentanti della Fondazione Open per finanziamento illecito ai partiti. Per tale procedimento si è in attesa della decisione della Corte costituzionale circa l'utilizzo delle mail e delle comunicazioni bancarie dell'ex premier che erano state sequestrate a Marco Carrai. Sempre a Firenze vi è poi il procedimento per la fuga di notizie che a maggio del 2019 fece saltare l'indagine di Perugia nei confronti di Palamara e che ha determinato le dimissioni di ben cinque consiglieri del Csm e dell'allora procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio.

Per quanto riguarda i curricula, quello di Squillace Greco è superiore rispetto a quello di Spiezia. In favore di quest'ultimo, però, il Csm potrebbe ripetere lo schema che portò Franco Lo Voi a diventare procuratore di Palermo, valorizzandone l'esperienza presso l'organismo internazionale. Non è allora da escludere un contenzioso amministrativo da parte dello sconfitto, da tempo una costante a Palazzo dei Marescialli.