Perché i video, penalmente irrilevanti, che riprendono il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei (Pd) in atteggiamenti intimi all'interno del palazzo municipale, invece di essere distrutti, sono stati depositati alle parti con l'avviso di conclusione indagini?

Tidei, 77enne sindaco della cittadina a nord del litorale laziale, recentemente rieletto per il secondo mandato al primo turno, è finito in questi giorni nell'occhio del ciclone dopo la pubblicazione sul quotidiano La Verità della notizia che negli atti di una indagine in cui è parte offesa vi sarebbero anche dei filmati in cui viene immortalato mentre consuma rapporti sessuali con due donne in una stanza del municipio. Dopo aver denunciato tentativi di corruzione, i carabinieri di Civitavecchia avevano disseminato il Comune di microspie e telecamere nascoste, ad iniziare proprio da quella stanza dove secondo l'accusa alcuni politici locali avrebbero posto in essere condotte illecite.

Il sostituto procuratore di Civitavecchia Roberto Savelli, titolare del fascicolo, aveva infatti ipotizzato che l'imprenditore Fabio Quartieri, titolare del ristorante l'Isola del pescatore nella frazione di Santa Severa, tappa fissa di calciatori, politici e professionisti della Capitale, avesse rapporti con Roberto Angeletti, consigliere di minoranza in quota Fratelli d’Italia il quale, in cambio di pranzi, era pronto a fornire informazioni sulle attività poste in essere dal Comune a suo carico. Le registrazioni, durate circa sei mesi con oltre quattromila ore di filmati, non avevano però portato a nulla ed il pm aveva così chiuso le indagini. Il gip, dopo aver archiviato molti dei reati ipotizzati a carico di Angeletti, aveva però evidenziato che gli atti a favore di Quartieri erano firmati proprio dal sindaco, chiedendosi perché non fosse stato indagato. Era anche spuntata una intercettazione in cui quest’ultimo chiedeva al comandante della locale stazione dei carabinieri di “temporeggiare” sulla trasmissione di alcuni reati che aveva denunciato.

Angeletti è ora il principale accusato di aver divulgato i video di cui era legittimamente in possesso con la chiusura delle indagini. «Ipotizzo che qualcuno abbia compiuto un errore materiale nell'inserimento, scambiato un file per un altro», ha dichiarato in una intervista a Repubblica. Mercoledì scorso Angeletti è stato perquisito ed i pm gli hanno contestato il revenge porn. Angeletti ha negato di essere stato lui a diffondere i video.

Immediata la reazione della politica. «La vicenda del sindaco di Santa Marinella dimostra, una volta di più, l'inadeguatezza della disciplina sulle intercettazioni, chiaramente incapace di tutelare la privacy di soggetti terzi, coinvolti loro malgrado nelle inchieste», ha dichiarato Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia al Senato, annunciando una interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio affinché sia fatta piena luce sull’accaduto, valutando anche l'opportunità di inviare gli ispettori e di avviare un'azione disciplinare nei confronti dei responsabili. «Le intercettazioni si dispongono per ricercare la prova dei reati. Se sono penalmente irrilevanti, devono essere custodite rigorosamente e non depositate agli atti. Invece a Santa Marinella sta circolando addirittura un video intimo del sindaco captato attraverso un'intercettazione ambientale disposta dalla Procura», è stato il commento di Enrico Costa, deputato e responsabile giustizia di Azione.

Anche Costa ha depositato un'interrogazione al ministro Nordio perché «chiarisca i contorni della vicenda e informi il Parlamento su quali provvedimenti, anche normativi, intende assumere per scongiurare il rischio che fatti intimi, penalmente irrilevanti, captati con intercettazioni telefoniche o ambientali, vengano diffusi». Il parlamentare calendiano ha poi fatto notare che tutto ciò accade all'indomani del suo emendamento, non accolto dalla maggioranza, finalizzato a garantire che le intercettazioni, in particolare quelle con il trojan, garantiscano la ricerca della prova e non quello del gossip. Nessun commento, invece, da parte del Pd.

In attesa dei provvedimenti che vorrà prendere Nordio, quello che emerge è la palese violazione dell'attuale norma Orlando-Bonafede sulle intercettazioni che ha previsto la creazione di un archivio riservato, assegnato al procuratore, dove far confluire le captazioni irrilevanti e quelle di cui è vietata l'utilizzazione. La vicenda di Santa Marinella, comunque, tira in ballo anche il Consiglio superiore della magistratura che non ha ancora nominato, a distanza di oltre un anno, il nuovo capo della procura di Civitavecchia, un ufficio giudiziario che ha competenza su oltre cento chilometri di litorale laziale e sull'aeroporto internazionale di Fiumicino, uno dei dieci scali più grandi d'Europa. La quasi totalità dei pm in servizio in procura, poi, ha poco più di cinque anni di servizio. Fra coloro che hanno fatto domanda per la procura di Civitavecchia, i procuratori di Terni e Viterbo Alberto Liguori e Paolo Auriemma, e i procuratori aggiunti di Genova e Latina Paolo D'Ovidio e Carlo Lasperanza.