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INCONTRO ATTESO PER LUNEDÌ
Lleader della Lega, Matteo Salvini, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si vedranno presto a quattr’occhi. Forse già all’inizio della prossima settimana, magari lunedì. Quel che è certo è che dopo lo scoppio della polemica sulla delega fiscale e la rinnovata compattezza del centrodestra contro il disegno del governo, un incontro tra i due è diventato necessario, se questa maggioranza vuole arrivare alla fine della legislatura. «Sul fisco non possiamo cedere», ha detto Salvini durante un colloquio con i più stretti collaboratori durato oltre un’ora e mezzo. «Andremo da Draghi con l’obiettivo di evitare aumenti di tasse su casa, affitti e risparmi». Ma il numero uno del carroccio rincara poi la dose, invocando anche un colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, perché «difendere e proteggere gli italiani significa anche non tassarli». Al vertice leghista c’erano tutti i big, da Alberto Bagnai, senatore responsabile economico del partito, a Massimiliano Romeo, capogruppo a palazzo Madama, passando per Federico Freni, sottosegretario al Mef. Fino al ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e al capogruppo di Montecitorio, Riccardo Molinari. Dopo la rissa sfiorata in commissione Finanze a seguito della sospensione della seduta, punto di rottura definitivo è stata la minaccia di applicare la fiducia sul decreto, un’ipotesi sulla quale «stavolta non sarà facile passare sopra», spiegano fonti di centrodestra. Che questa volta sembra compatto, se è vero che Forza Italia considera «dirimente» l’impegno preso dal governo a non aumentare le tasse sulla casa come sui risparmi e Fratelli d’Italia definisce «tritacarne» il provvedimento dell’esecutivo. Il quale risponde a stretto giro, con una nota di palazzo Chigi. «Il governo non ha alcuna intenzione di aumentare le tasse e il presidente Draghi ha dichiarato più volte questo impegno sin dall’inizio del suo mandato, in Parlamento, in incontri pubblici con il mondo imprenditoriale e industriale, ai vertici internazionali e anche nei vari confronti con i leader delle forze di maggioranza - si legge nel comunicato Nel caso della delega fiscale, il provvedimento non porta incrementi sull’imposizione fiscale degli immobili regolarmente accatastati e nessuno pagherà più tasse: il governo non tocca le case degli italiani e lo stesso sarà per gli affitti e per i risparmi». Previsti incontri anche con Meloni e Tajani. La prossima settimana ne vedremo delle belle.