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«Con la mia riforma, a Milano oggi hanno tutti evitato il carcere. Vorrei sapere cosa ne pensa il Pd». Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in una intervista al Corriere della Sera è partito dall'operazione anticorruzione sull'urbanistica milanese per rivendicare anche la sua norma sull'eventuale arresto posticipato all'interrogatorio. Rispetto all’inchiesta in corso, in cui è indagato anche il sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala, gli interrogatori sono fissati per il 23 luglio.
Ma di cosa si tratta nello specifico? Com’è noto la legge n. 114 del 9 agosto 2024 non solo ha abrogato il reato di abuso di ufficio ma ha altresì introdotto nell’art. 291 cpp cinque nuovi commi, che concorrono a delineare il nuovo istituto dell’interrogatorio preventivo o anticipato della persona sottoposta alle indagini preliminari rispetto alla eventuale applicazione di una misura cautelare coercitiva nei suoi confronti.
L’obiettivo è stato quello di incrementare il tasso di garanzie sul terreno cautelare, ambendo a porre rimedio all’assenza di un previo dialogo tra giudice chiamato ad emanare il provvedimento cautelare e la persona destinata a subirlo. In particolare, si introduce il principio del contraddittorio preventivo in tutti i casi in cui, nel corso delle indagini preliminari, non risulti necessario che il provvedimento cautelare sia adottato «a sorpresa». L’interrogatorio preventivo è, però, escluso se sussistono le esigenze cautelari del pericolo di fuga e dell’inquinamento probatorio.
È, invece, necessario, se è ipotizzato il pericolo di reiterazione del reato, a meno che non si proceda per reati di rilevante allarme sociale come «i gravi delitti commessi con uso di armi o con altri mezzi di violenza personale». Si prevede poi che l’invito a presentarsi per rendere l’interrogatorio vada comunicato al pubblico ministero e notificato alla persona sottoposta alle indagini e al suo difensore almeno cinque giorni prima di quello fissato per la comparizione. La norma adottata lo scorso anno poi prevede che l’interrogatorio preventivo debba essere documentato integralmente, quindi mediante riproduzione audiovisiva o, se questa non è disponibile, quella fonografica.
L’indicata modalità di documentazione dell'atto è prescritta a pena di inutilizzabilità. Sul piano politico a replicare a Nordio ci ha pensato la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani: «Il Pd pensa semplicemente che quello che dice il ministro è tecnicamente una balla, come ama dire lui stesso. Non è affatto scontato che il gip avrebbe applicato una misura cautelare e certo non viene evitata con l’interrogatorio preventivo ammesso che vi siano le condizioni. Ricordiamo che con questa riforma poi, qualcuno manda video dalla Spagna e ringrazia il ministro».
Il riferimento è ad Antonio Gemignani, un tiktoker molto noto con lo pseudonimo Papusciello, che qualche mese fa, ricercato dopo un blitz antidroga, aveva postato video da un resort in Spagna perché dal provvedimento di notifica dell’interrogatorio anticipato aveva saputo che il pm aveva chiesto l’arresto.