Su Radio Radicale «la posizione è molto chiara. È intenzione di questo Governo di non rinnovare la convenzione con Radio Radicale». A chiarirlo è Vito Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria. «Non rinnovare la convenzione precisa - per svolgere un servizio che ha svolto da 25 anni senza alcun tipo di gara e valutazione. Nessuno ce l’ha con Radio Radicale o vuole la sua chiusura. Sta nella libertà del Governo farlo». Negli ultimi vent’anni, secondo Crimi, «è stata rinnovata come una concessione. Esiste Rai Parlamento, un servizio pubblico che trasmette le sedute parlamentari e delle commissioni».