«Abbiamo appena approvato un decreto importante di rilancio della nostra economia» con «misure significative» che valgono «100 miliardi di euro». Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il via libera del Cdm al Decreto Agosto approvato «salvo intese tecniche». Il riferimento è alla somma di tutti i provvedimenti varati finora a sostegno dell’economia colpita dalla pandemia, di cui il decreto Agosto è solo l’ultimo, e che hanno portato a uno scostamento di bilancio complessivo, autorizzato dalle Camere, pari appunto a 100 miliardi di euro. Il premier ha poi annunciato il nuovo Dpcm sull'emergenza Coronavirus che sarà in vigore dal 15 agosto fino al 7 settembre. «Ci sarà ancora l’obbligo delle mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico - ha spiegato Conte - il distanziamento rimane di un metro, il divieto di assembramento rimane. E ovviamente la raccomandazione di lavarsi e disinfettarsi le mani costantemente». «Con il nuovo Dpcm - aggiunge - in perfetta coerenza con i provvedimenti attuati fino ad oggi, abbiamo introdotto misure proporzionate, adeguate alla situazione attuale, di sostanziale stabilità per quanto riguarda la curva epidemiologica, con dei lievi segnali di ripresa nel numero dei contagi». «Stiamo facendo bene e anche meglio, se compariamo ai Paesi con cui possiamo misurare la curva dei contagi, dove è tornata a risalire. Oggi il tasso dei contagi in Italia è tra i più bassi dell’Unione europea, l’Italia riceve attestati da tutto il mondo. Non vogliamo nuove restrizioni». Il premier si rivolge anche ai giovani: «Bisogna essere accorti ed intelligenti, non possiamo tornare indietro e vanificare tutti gli sforzi fin qui fatti. Capisco che questo è il periodo più caldo dell’anno, capisco i giovani che hanno desiderio di movida, però attenzione: bisogna muoversi in modo responsabile, dobbiamo preoccuparci della salute dei nostri cari e soprattutto delle persone più fragili, più vulnerabili».  
  «Sono soddisfatto di tutti i ministri, non c’è nessuna esigenza di rimpasto. È una formula un po' logora, che non amo. Siamo assolutamente concentrati, c’è da lavorare sul Recovery Plan italiano. I tempi sono strettissimi, abbiamo un’occasione storica e non possiamo perderla», ha spiegato ancora il premier. Sollecitato dalla stampa, il presidente del Consiglio ricostruisce anche la vicenda relativa al verbale del Comitato tecnico scientifico. «Non vi riferisco quel che ho detto ai pubblici ministeri che stanno investigando a Bergamo, ho il vincolo del segreto istruttorio» ma posso dire che «del verbale Cts del 3 marzo vengo a conoscenza il giorno 5», quando «perviene al segretario generale della Presidenza del Consiglio». «A margine del Cdm del giorno 5 - spiega Conte - fermandomi con i ministri competenti, facciamo una valutazione su questa proposta di adottare una cintura rossa per i piccoli comuni di Alzano e Nembro. A quel punto maturiamo la convinzione che sia opportuna una interlocuzione con il Cts. Lo chiede il ministro della Salute al professor Brusaferro, il quale molto velocemente, la sera del giorno 5 elabora un parere e lo manda al ministro della Salute, che a notte inoltrata lo manda anche a me. Io e il ministro ci confrontiamo: gli anticipo che sarei andato io al Cts per confrontarmi con gli esperti. Avevamo predisposto per la zona rossa ma avevamo comunque un dubbio: in una situazione ormai compromessa dal punto di vista della evoluzione epidemiologica, che senso ha introdurre una cintura rossa solo per Alzano e Nembro?», conclude il presidente del Consiglio.