La seconda giornata del congresso giuridico distrettuale di Bolzano è stata caratterizzata dalle sessioni di approfondimento in diverse materie con l’intervento di avvocati e magistrati. Ampio spazio al diritto penale, al diritto civile, al diritto amministrativo e alle due procedure, senza tralasciare il diritto del lavoro e il diritto internazionale. Le dodici sessioni di studio, che hanno coinvolto più di cinquecento partecipanti, si sono svolte nelle aule dell’Università.

Il focus sul sistema penale tributario per la protezione degli interessi finanziari europei è stato moderato dall’avvocata Patrizia Corona, vicepresidente del Consiglio nazionale forense. Alessandro Melchionda (ordinario di diritto penale nell’Università di Trento) si è soffermato sul recepimento della direttiva Pif (Protezione interessi finanziari) e sull’individuazione dei reati lesivi degli interessi finanziari europei. Il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Brescia, Guido Rispoli, ha invece affrontato il tema delle misure cautelari finalizzate alla confisca diretta o per equivalente nei reati tributari con particolare attenzione ai rapporti con le misure cautelari amministrative tributarie e con quelle previste dal decreto legislativo numero 231 del 2001.
«Il congresso giuridico – ha commentato Patrizia Corona - è un evento atteso, non soltanto a livello locale, per l'alta professionalità di chi lo organizza e i temi trattati, particolarmente attraenti per la tecnicità che li caratterizza in un momento di confronto». Rispetto alla sessione sul diritto penale la vicepresidente del Cnf ha riflettuto sull’eccessivo carico sanzionatorio che contraddistingue il reato tributario.

«Abbiamo affrontato – ha detto l’esponente dell’avvocatura istituzionale - diverse questioni a livello transnazionale in merito alla normativa europea del 2017. Il profilo sanzionatorio dei reati tributari è pesante perché coinvolge la persona fisica, colpita sia dalla sanzione amministrativa che da quella penale, qualora sia sottoposta ad indagine come imputato per reato tributario, ma anche l’ente che è colpito dalla sanzione amministrativa e dalla sanzione derivante dall'applicazione della legge 231. Si tratta di un meccanismo particolarmente invasivo per l'azienda. Inoltre, spesso, vengono colpiti anche i proventi leciti dell'attività d'impresa con sanzioni molto pesanti sotto vari profili».
Nel congresso giuridico distrettuale si sta dedicando ampio spazio all’Intelligenza artificiale. «È il tema dell'oggi - ha aggiunto l’avvocata Corona – che richiede un approccio molto attento. Credo che l’IA creerà e produrrà benefici per la collettività. Non vanno però sottovalutate le conseguenze all'interno della giurisdizione e rischi per la democrazia se vi sarà un uso distorto di questo strumento. L’avvocatura, per quanto riguarda il nostro ambito di competenza, vigilerà con attenzione».
L’applicazione dell’IA sta a cuore anche a Karl Pfeifer, presidente del Coa di Bolzano. «L'uso dell'intelligenza artificiale nel campo della giustizia – ha affermato Pfeifer - presenta sia opportunità che rischi. In Francia e Croazia, i cyber-rischi, inclusi gli attacchi hacker mirati agli avvocati, rappresentano una minaccia significativa per la sicurezza delle informazioni legali e per la privacy degli avvocati e dei loro clienti. L’avvocatura tedesca auspica, invece, che, nella gestione dell’intelligenza artificiale, i diritti e valori fondamentali della categoria vengano pienamente preservati. La decisione finale deve rimanere umana. Laddove l’intelligenza artificiale sostituisce in parte il processo decisionale del giudice, la sentenza rischia di divenire una mera formalità, violando il diritto al contraddittorio, il diritto di essere giudicato dal giudice naturale, precostituito per legge, e in generale i principi del giusto processo».

Da qui, secondo Pfeifer, «la necessità di interventi mirati per garantire giustizia, sicurezza e integrità nelle istituzioni legali europee». «I compiti che ci aspettano – ha concluso il presidente del Coa di Bolzano - richiedono uno spirito unitario, nel contesto di una avvocatura consapevole della propria responsabilità, a difesa, nel rispetto delle leggi e delle nostre regole deontologiche, della propria indipendenza e, quindi, della libera professione. Il tutto anche nel rispetto della magistratura, parimenti indipendente e consapevole della propria fondamentale importanza per la vita e lo sviluppo della società, nella conservazione, ma anche nella continua evoluzione, dei diritti e delle libertà fondamentali, quali espressioni dei valori costituzionali della nostra repubblica».
Domani, in chiusura del congresso distrettuale di Bolzano, si terranno le ultime sei sessioni di studio. Il vicepresidente della Fondazione dell’avvocatura italiana e consigliere del Cnf Vittorio Minervini modererà il focus sulla riforma previdenziale e il nuovo regolamento sull’assistenza di Cassa forense. Interverranno Benedetta Zambon (consigliera di Cassa forense) e Antonella Garbin del Foro di Bolzano (delegata di Cassa Forense per il distretto di Trento). In materia di deontologia (“Le comunicazioni social, pubblicità e accaparramento di clientela” è il titolo del convegno) interverranno invece Paola Carello (consigliera Cnf), Fabio De Santis del Foro di Massa Carrara e Guido Bonomo del Foro di Bolzano (presidente del Consiglio distrettuale di disciplina di Trento).