«Credo non ci sarebbe nulla di male se l’Ordine dei Giornalisti stilasse regole più stringenti che impediscano che i giornalisti diventino portavoce» delle Procure perché, viceversa, «abbiamo bisogno di un giornalismo indipendente» ma «se l’interprete diventa il messaggero non è più l’interprete. I media ci devono aiutare a capire qualcosa della realtà che ci circonda e non diventare i tramiti di interessi di categoria o anche generali». Lo ha detto il giurista Sabino Cassese, ex giudice della Corte costituzionale, intervenendo in video collegamento alla Leopolda a Firenze, dialogando con il leader Iv Matteo Renzi.

Per il giurista «l’ordine giudiziario deve difendere se stesso, salvaguardare la propria indipendenza sia rispetto ad attacchi all’indipendenza che possono venire dall’esterno sia dall’interno, cioè dalle ambizioni di carriera dei magistrati stessi». In questo senso «il compito del Csm è quello di uno scudo che difende dall’esterno ed impedisce esondazioni dall’interno».