LA POLEMICA

Caro direttore, ho letto il suo articolo in difesa ( critica) di Toni Capuozzo. A me non sembra che sia stato violato il diritto di opinione dell'ex corrispondente di guerra, il quale ha potuto esprimerla liberamente e con tutti gli onori su tutte le tv. Resta il fatto che Capuozzo si è cimentato con una interpretazione dei fatti secondo cui la strage di Bucha sarebbe una messa in scena, contraddicendo di conseguenza, da casa, il lavoro degli inviati sul posto. A me più che un’opinione, quella ricostruzione sembra un atto di favoreggiamento di un crimine o di converso una calunnia nei confronti delle Autorità ucraine. O se vogliamo un atto di depistaggio. Non stiamo mica a rievocare il film “Rashomon”. Se anche il Dubbio ritiene che i massacratori di Bucha siano stati i russi, come può ritenere corretta e non grave per le sue conseguenze la ricostruzione di Capuozzo?

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Caro Cazzola, se lei parla di favoreggiamento e depistaggio ( e sto citando testualmente le sue parole) non fa altro che confermare il clima nel quale stiamo lentamente scivolando. I giornali e le tv non sono aule di tribunale ma luoghi in cui la logica binaria dovrebbe essere bandita. Il fatto che Capuozzo esprima dubbi su una cosa della quale sia io che lei siamo certi, non è un atto di sabotaggio ma solo un diverso punto di vista delle cose che non sposta di una virgola le convinzioni di chi scrive. Se poi pensa di eliminare quel grumo di puntinismo che pure è presente in Italia censurando ogni giornalista che non la pensa come noi, bèh, caro Cazzola, non se lo aspetti da un testata che si chiama Il Dubbio: abbiamo un’altra missione sociale.

Altra questione è quella relativa al professor Orsini. Ma per quello la invito a leggere il corsivo di oggi... La saluto cordialmente