Un bilancio "positivo". Dopo i primi 100 giorni di governo Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, promuove l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. In una intervista al Messaggero, l’ex presidente del Consiglio afferma: «Mi sembra che i primi passi dell'esecutivo siano andati nella direzione giusta. E comunque gli obiettivi della nostra coalizione e del Governo riguardano l'intera legislatura».

«Non ho critiche specifiche da fare. Ci vuole sempre, per lavorare bene insieme, un minimo di rodaggio». Parlando dell'appuntamento con le urne per il rinnovo di Giunta e Consigli della Lombardia e del Lazio, Berlusconi fa sapere di essere «fiducioso nel Lazio prevalga la voglia di cambiare dopo anni di immobilismo, Francesco Rocca e i candidati di Forza Italia, sono una garanzia di cambiamento e di buon governo del centro-destra. Sono anche fiducioso che il voto in Lombardia continui a premiare i nostri trent'anni di buongoverno».

Chiese a Nordio di passare con Forza Italia, prima della sua nomina a ministro della Giustizia? «È la prima volta che sento dire una cosa del genere. È tuttavia innegabile che le idee del dottor Nordio sulla giustizia coincidono assolutamente con le nostre», risponde Berlusconi. Sulle intercettazioni spiega che «basta applicare l'articolo 15 della Costituzione: la libertà e la segretezza di ogni forma di comunicazione è un diritto che va garantito. Può essere limitato solo in casi assolutamente eccezionali, per ragioni di straordinaria gravità, come il sospetto di reati di mafia o di terrorismo. Invadere la vita privata delle persone non può essere un ordinario strumentodi indagine».

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Intercettazioni, ripartiamo dalla Costituzione