AVEVA 99 ANNI ED ERA PRESIDENTE EMERITO DELL’ANPI

È morto a 99 anni a Milano il presidente emerito dell'Anpi, Carlo Smuraglia.

L'annuncio dell’associazione Fb. ' Con immenso dolore annunciamo la scomparsa del nostro presidente emerito Carlo Smuraglia. Il suo nome resterà nella storia di questo Paese per l'appassionata partecipazione alla Resistenza, lo strenuo impegno per la piena attuazione della Costituzione, dei diritti, della democrazia. Tutta l'ANPI, nel ricordare l'umanità, la sapienza e la forza con cui Carlo ha presieduto l'Associazione, si stringe al dolore della moglie Enrica, dei figli e dei nipoti'.

' Le deputate e i deputati del gruppo Democratico esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Smuraglia. Una grande personalità per il suo spessore politico e morale. Un esempio per tutti, in particolare per le giovani generazioni verso le quali la sua vita e il suo messaggio rimangono un modello intramontabile'.

Nato ad Ancona nel 1923, avrebbe compiuto 99 anni il prossimo agosto. Studente universitario in giurisprudenza ( diventerà avvocato) a Pisa, nel 1944 si unisce alla Resistenza contro il nazifascismo e si arruola come volontario nel gruppo di combattimento “Cremona” alle dipendenze operative dell’Ottava Armata britannica, con cui prosegue la guerra sul fronte adriatico fino a Venezia fino alla fine della guerra. Dopo il conflitto diventa avvocato e professore di Diritto del lavoro, che insegna nelle università di Milano e Pavia.

È stato consigliere regionale in Lombardia dal 1970 al 1985, eletto nella fila del Pci, e presidente del Consiglio regionale lombardo fra il 1978 e il 1980. Sempre nel 1980 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Componente del Csm fra il 1986 e il 1990, viene eletto in Senato per tre legislature e per sette anni è presidente della commissione Lavoro.

Dal 2011 al 2017 è presidente dell’Anpi e al termine del mandato è eletto presidente onorario per acclamazione.

Lo scorso marzo, in seguito all’inasione russa dell’Ucraina e dello scoppio della guerra, Smuraglia interviene nelle polemiche scatenate dalle dichiarazioni del presidente dell’Associazione partigiani, Gianfranco Pagliarulo, contro la fornitura di armi alla resistenza ucraina, schierandosi per il “partito” dell’invio di equipaggiamenti militari all’esercito di Kiev e non esitando a definire «resistenza», quella del popolo ucraino contro gli invasori.

«Un popolo che resiste contro l’invasore va aiutato, anche con le armi», aveva affermato Smuraglia, secondo cui il governo ha fatto bene ad aiutare la resistenza ucraina, «ma questo aiuto deve avere un limite preciso: non deve comportare l’entrata in guerra dell’Italia.

Un confine invalicabile».