REGISTRATI I COLLOQUI ALL’AMBASCIATA DELL’ECUADOR A LONDRA

Quattro giornalisti ed avvocati hanno fatto causa alla Cia accusandola di aver spiato i loro incontri con Julian Assange, mentre il fondatore di Wikileaks era rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.

Nel ricorso si accusa una società di sicurezza privata, la Uc Global, ed il suo responsabile, di aver illegalmente registrato i colloqui per consegnarli all’agenzia di spionaggio americano, allora guidata da Mike Pompeo.

Inoltre i due giornalisti e due avvocati, ai quali veniva chiesto di consegnare i loro cellulari prima di entrare da Assange, accusano la società di aver copiato i loro dati riservati per consegnarli sempre alla Cia.

Nella denuncia si afferma che oltre ai diritti dei quattro ricorrenti con questa pratica «sono stati violati i diritti di oltre un centinaio di cittadini americani che hanno visitato Assange nel corso degli anni» nella sede diplomatica dove è rimasto per oltre 6 anni rifugiato fino a quando l’Ecuador gli ha ritirato l’asilo e le autorità britanniche l’hanno arrestato.

Dopo un lungo processo, ora è stata autorizzata la sua estradizione negli Usa dove deve fronteggiare 17 capi di imputazione per spionaggio per le centinaia di migliaia di documenti riservati sulle guerre in Iraq e Afghanistan pubblicati da Wikileaks. Solo un miracolo potrebbe ormai salvarlo da un ergastolo nel durissimo sistema carcerario degli Stati Uniti.

Il mese scorso Assange ha presentato un nuovo ricorso contro la sentenza di estradizione, ma anche i suoi avvocati non nutrono grandi speranze su un esito positivo o che sospenda le procedure di estradizione.

Secondo la denuncia dei giornalisti ed avvocati, Pompeo - che in seguito divenne segretario di Stato dell’amministrazione Trump ed ora viene considerato come un possibile candidato repubblicano alle presidenziali del 2024 - personalmente approvò il programma di spionaggio, che prevedeva anche l’installazione di microfoni nascosti nell’ambasciata. Nei mesi scorsi è stato rivelato che, sempre ai tempi della direzione Pompeo, la Cia avrebbe preso in considerazione addirittura piano per sequestrare e assassinare Assange, ma su questa inquiertante ipotesi non ci sono delle prove concrete.