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LA REGGENTE NAZIONALE RIPERCORRE LA STORIA DELLA FEDERAZIONE DALLA FONDAZIONE
Negli obiettivi perseguiti l’importanza della tutela delle pensioni e un’attenzione specifica ai bisogni della popolazione anziana
Settant’anni fa nasceva la Fnp, Federazione nazionale dei pensionati della Cisl, con l’obiettivo di tutelare i pensionati e i loro diritti. Era il 20 ottobre del 1952 quando un popolo straordinario di donne e uomini, delegate e delegati di più di 70 province italiane diedero vita a questa Federazione che, fin dall’inizio, ha posto tra le sue attività principali la consapevolezza del ruolo dei pensionati nella società, l’importanza della tutela delle pensioni e di un’attenzione specifica ai bisogni della popolazione anziana.
Da allora molto tempo è passato e il ruolo che la Fnp ha assunto è cresciuto sempre più, non solo nella Cisl ma anche all’interno della nostra società, soprattutto per via del fatto che in questi 70 anni il nostro Paese è invecchiato, e continuerà a farlo con tassi tra i più alti del mondo.
Essere sindacato dei pensionati in un contesto del genere, caratterizzato da un tasso di natalità bassissimo, per la Fnp ha significato da una parte rispondere alle numerose esigenze degli over 65, sia di quelli in salute sia di chi vive condizioni di difficoltà come i non autosufficienti e i fragili; dall’altro, cercare di non abbassare mai lo sguardo dal tema delle giovani generazioni che, insieme alle donne, sono le categorie più colpite, soprattutto durante le crisi economiche come quella che stiamo vivendo.
Su questo crinale si è dipanata la storia della Fnp in questi 70 anni: una storia di accoglienza tra generazioni diverse, di ricucitura costante sui territori, di riconnessione di legami intergenerazionali. La nostra Fnp è stata e deve continuare ad essere una “scuola di comunità” per tracciare le vie di un futuro migliore per tutti.
In questi anni la Fnp ha testimoniato che essere anziani non è una maledizione, né una condizione in cui si è definiti solo per ciò che non si è più o che non si fa più. Essere anziani è un dono per se stessi e per l’intera società: nel primo caso perché si è avuta la grazia di aggiungere sempre più giorni alla vita; per la società perché le nuove generazioni possono ricevere la testimonianza di un’esperienza, il racconto di una storia, la memoria che costituisce il fondamento delle Istituzioni.
I nostri sono 70 anni che ci hanno aiutato a superare l’idea che la vecchiaia fosse uno scarto, qualcosa da nascondere, da vivere in solitudine, facendoci capire che, al contrario, essa è una potente risorsa per tutti, giovani e anziani, per tutto il sindacato, per l’intera società italiana.
Per noi la vecchiaia non è il tempo della decadenza: è il tempo della tenerezza e della dolcezza verso i figli e i nipoti; è il tempo in cui si coltivano e si ricostruiscono relazioni, si crea socialità, si sedimentano esperienze e valori, si tessono trame di comunità. È per tutti questi aspetti che la Fnp si è impegnata e continuerà ad impegnarsi affinché tutti guardino a questa stagione della vita con un sguardo nuovo, finché non si sarà capaci di integrarla come essenziale, in grado di trasmettere valori e memoria: fino a quando una società non assumerà politicamente con scelte vere questa dimensione esistenziale come dimensione essenziale, essa non potrà definirsi una civiltà pienamente umana.
Per queste ragioni che legano profondamente in una comunità giovani e anziani occorre uno straordinario patto generazionale capace di sostenere le necessità degli anziani e di tutte le persone che, essendo fragili, sono più di tutte a rischio isolamento.
C’è una generazione di giovani che vuole impegnarsi per dare una mano nei servizi sanitari e nell’assistenza domiciliare alle persone anziane e fragili della nostra società: è un Paese che insieme vuole uscire, fatto di persone che hanno passione civile, con la voglia di ricominciare a costruire un pezzo dopo l’altro la nostra comunità.
In questi anni abbiamo fatto scelte, proposte, portato avanti grandi battaglie e raggiunto traguardi importanti: un sentiero lungo e spesso impervio, in cui la Fnp, insieme alla Cisl, ha conquistato le pensioni sociali, ha sostenuto la politica dei redditi, ha rivendicato la separazione tra previdenza e assistenza, e si è impegnata a migliorare la condizione delle donne. Abbiamo avuto il coraggio di star dentro al merito delle riforme, di cucire senza demagogie la tela delle tutele e dello sviluppo. La Fnp è stata una grande risorsa nella Cisl e nelle comunità, e dovrà continuare a esserlo per i prossimi anni, per aumentare le tutele della popolazione anziana e dare opportunità ai giovani di accrescere quel senso di umanità che la vita, a volte, pare aver dimenticato, perché la Fnp con i suoi dirigenti ed operatori a tutti i livelli, è stata e sarà portatrice di memoria, di esperienza, di capacità di discernere e di vedere dove è essenziale.
È passato tanto tempo da quando la Federazione nazionale pensionati della Cisl è nata. Molte cose sono cambiate da allora, eppure quando è stata fondata essa appariva come un sogno agli occhi dei suoi padri fondatori: il sogno di libertà intesa come autodeterminazione e come autorealizzazione.
E dunque ricordare le nostre origini significa ancora ricordare quelle sfide, perché quei bisogni non sono cambiati, e perché la società abbia a cura il sostentamento ma soprattutto la dignità di una condizione che ci attende tutti: una condizione che ci da’ il senso di un divenire, da dove la speranza può ancora osare.
Reggente Fnp Cisl