«La tutela dei diritti delle persone passa in primo luogo attraverso la rigorosa osservanza della legge», dichiara David Ermini, vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, intervenendo ieri mattina alla cerimonia di inaugurazione dellanno giudiziario in Cassazione.«Il rispetto delle regole dettate dallordinamento a tutela della civile convivenza e del reciproco riconoscimento della dignità personale - prosegue - deve costituire laspirazione costante di ogni comportamento umano e deve essere indicato come valore irrinunciabile specialmente alle nuove generazioni». Il nuovo Csm si è insediato da pochi mesi e già è chiamato al confronto con «lo status del magistrato, la semplificazione dei procedimenti, le nomine dei dirigenti degli uffici giudiziari, i rapporti con il giudice amministrativo. Un lavoro che lOrgano di governo autonomo saprà svolgere al meglio, sotto la guida illuminata del capo dello Stato». Un tema molto delicato riguarda le nomine dei capi degli uffici giudiziari. «Il Consiglio aggiunge Ermini - sarà chiamato nei prossimi mesi a definire le pratiche relative ai 129 posti direttivi o semidirettivi pubblicati nello scorso autunno ( per alcuni dei quali hanno fatto domanda anche molti dei consiglieri uscenti, ndr), nonché a pubblicare tutti i posti direttivi e semidirettivi prossimi alla vacanza, nel rispetto dei tempi scanditi dalla circolare». Per quanto riguarda le recenti pronunce del giudice amministrativo che hanno annullato le decisioni del Csm in materia di incarichi direttivi, gli ultimi due casi sono relativi al procuratore di Modena e allaggiunto presso la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, Ermini sottolinea che «il tema delle nomine non può essere trattato eludendo il fondamentale problema della tenuta delle decisioni consiliari nel caso in cui siano sottoposte al sindacato giurisdizionale di legittimità. I casi, non infrequenti, di annullamento delle delibere da parte del giudice amministrativo, impongono di porre la massima cura nella redazione delle motivazioni, anche al fine di recepire gli orientamenti giurisprudenziali recentemente maturati».E poi «quando una sentenza di annullamento sia stata emessa, è necessario che il Consiglio, proseguendo in un cammino peraltro già intrapreso, si ponga, non nella prospettiva di una mera rimotivazione della decisione annullata, ma in quella di un riesame complessivo della medesima, avuto riguardo ai rilievi del giudice amministrativo e alle peculiarità del caso concreto, nella costante ricerca del necessario equilibrio tra il valore del rispetto della pronuncia giurisdizionale e quello della salvaguardia della discrezionalità amministrativa del Csm».Definitivamente archiviata, quindi, la stagione del muro contro muro fra Palazzo dei Marescialli e Palazzo Spada. Infine le prossime tappe: «Le annunciate riforme processuali, i progetti di testi normativi in materia di famiglia e decreto ingiuntivo, il codice dellinsolvenza, la prosecuzione dei lavori sulla Procura europea, il nuovo regolamento di Eurojust «dovranno costituire, per il loro impatto sulla giustizia, altrettanti necessari motivi di riflessione da parte del Csm».