Il Concorso letterario Premio letteratura per la Giustizia promosso da Il Dubbio, in collaborazione con la Fondazione dell’Avvocatura Italiana e il Consiglio Nazionale Forense è giunto ormai alla sua fase conclusiva. Nata con lo scopo di valorizzare i capisaldi valoriali del quotidiano Il Dubbio - garantismo, difesa dei diritti e attenzione al mondo delle carceri – l’iniziativa ha registrato un'adesione oltre le aspettative. Dopo un’attenta selezione condotta tra più di ottanta opere, il Comitato della giuria ha decretato i nomi dei finalisti, tre per ogni categoria (A-romanzi; B-racconti; C-poesia), per un totale di nove concorrenti. I vincitori verranno annunciati durante la cerimonia di premiazione, che avverrà in occasione del Salone del Libro di Torino domenica 17 alle ore 10.30. In palio, una targa dedicata e la pubblicazione delle opere in digitale, fatta eccezione per la poesia, che avrà uno spazio dedicato sull’edizione cartacea de Il Dubbio del lunedì. Si riportano di seguito i nomi dei finalisti, in ordine assolutamente casuale:

Categoria A – Romanzi 

Avv. Domenico Tomassetti – “Una vita come la tua”; Avv. Pietro Scibilia – “Liberato dal mare”; Avv. Anastasia Scarpetti – “Racconti di un’ex praticante”.

Categoria B – Racconti

Avv. Massimo Ubertone – "Il Ternano"; Avv. Alessandro Brustia – "Confessioni di un imputato"; Dott. Nicolò Pini – L’orologio Categoria

Categoria C – Poesie

Avv. Alfredo Guarino – "La margherita delle carceri"; Avv. Marcello Caruso – "La cella (fine pena mai)"; Avv. Giuseppina Abbate – "Non entrare" Il Dubbio, la FAI e il CNF si congratulano con i finalisti e ringraziano i partecipanti per la nutrita adesione all’iniziativa, che tornerà sicuramente con una nuova edizione.